Piné si è fermata per dare l’ultimo saluto a Pema Ioriatti, morto a 26 anni: “Grazie, non ti dimenticheremo mai”
Una malattia improvvisa lo ha stroncato. Nato in Nepal, era giunto in Trentino quando aveva sei anni, con le due sorelle, grazie alla scelta e all'impegno della mamma Silvia e del papà Claudio, che a Baselga è stato anche sindaco (Video di Daniele Ferrari)
INIZIATIVA Raccolta fondi in ricordo di Pema
FOTO Le immagini del funerale (Daniele Ferrari)
PINÉ. Non è voluto mancare nessuno questo pomeriggio, 7 settembre, a dare l’ultimo saluto a Pema Ioriatti, ragazzo di appena 26 anni, noto sull'altopiano anche per l'impegno sociale e politico. Una malattia improvvisa lo ha stroncato. Pema, nato in Nepal, era giunto in Trentino quando aveva sei anni, con le due sorelle, grazie alla scelta e all'impegno della mamma Silvia e del papà Claudio (che a Baselga è stato anche sindaco). Dopo il diploma all'istituto agrario di San Michele, Pema aveva cominciato a lavorava in un'azienda agricola e florovivaistica della zona. Era impegnato in battaglie per l'ambiente, che coniugava con l'impegno per migliorare le cose nella comunità locale. Commosso il ricordo di parenti e amici: “In pochi anni ci hai insegnato molto, non ci dimenticheremo mai di te”.
Alle comunali del 2020, Pema Ioriatti era candidato nella lista Impegno per Piné e così spiegava quella sua scelta: “Mi candido con l'intenzione di rappresentare i giovani come me e di portare la nostra voce nell'amministrazione della comunità e imparare a gestirla per il nostro futuro. Questa è la mia prima esperienza politica e la voglia di mettermi in gioco mi stimola a fare del mio meglio per raggiungere gli obiettivi per la Comunità”.
"Insieme agli altri della lista metto a disposizione le mie competenze per migliorare la gestione del verde e del paesaggio pinetano inoltre vorrei promuovere le attività sportive che si possono svolgere sull'Altopiano come ad esempio il tiro con l'arco, poco pubblicizzato, che ho frequentato per diversi anni. Sogno di realizzare una Comunità sociale attiva in cui tutti possano essere protagonisti. Vorrei creare un centro di ascolto per Comunità dove tutti possano esprimere le loro opinioni e scambiarsi idee. Amo viaggiare ed incontrare persone di altre colture e ritengo che la diversità sia un valore. Vorrei una Comunità più unita dove le diverse culture siano davvero partecipi alla vita sociale”.