Nogaré, avvio del cantiere per la bretella che i residenti aspettano da vent’anni
Addio alla strettoia nel centro della frazione, sulla strada per Piné: dopo l’annullamento dell’affido, subentra la ditta Cts di Scurelle, opera da 2,9 milioni di euro
IL CASO Il pasticciaccio brutto della bretella di Nogaré
PERGINE. Il Servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia, con una determinazione del dirigente Carlo Benigni, ha affidato i lavori di realizzazione della bretella stradale a Nogarè, lungo la Strada provinciale 83, all'impresa Cts di Scurelle. Questo dopo che a marzo di quest'anno, con un'altra determinazione, la Provincia aveva deciso di rescindere il contratto con l'impresa originariamente aggiudicataria dell'appalto, ossia la In Edil Pavimentazioni di Cembra Lisignago, "per grave e negligente ritardo".
La vicenda è nota: il contratto fu stipulato il 15 dicembre 2021 e la consegna del cantiere avvenne il 31 gennaio 2022, e successivamente anche il 2 marzo, ma in quell'occasione l'impresa espresse delle riserve. Il cantiere venne apprestato, così come l'area di stoccaggio dei riporti dello scavo, a Madrano, ma poi non vennero eseguiti altri lavori.
L'opera, attesa da una ventina d'anni dai residenti, vuole realizzare una bretella che collega la strada provinciale con la parte bassa dell'abitato di Nogaré, evitando ad una sessantina di famiglie che abitano in via Falori di immettersi sulla viabilità principale tramite la stretta strada attuale che presenta criticità sia per le dimensioni (i mezzi più grandi dei vigili del fuoco, per esempio, avrebbero difficoltà di accesso) sia per la sicurezza.
«A partire dal marzo 2022 - si legge nella determinazione- l'appaltatore non ha più eseguito alcunché, incominciando ad addurre a giustificazione dell'assenza di lavorazioni molteplici problematiche ostative tra le quali la più rilevante concerneva la supposta pericolosità inquinante delle racce di scavo da allocare nel deposito provvisorio in località Madrano».
L'opera ha un costo di 2,9 milioni di euro (con il cofinanziamento del comune di Pergine di 1,15 milioni di euro): la gara d'appalto si era conclusa il 5 agosto 2021 e fra le 20 imprese invitate a partecipare vinse per l'appunto la In Edil pavimentazioni, offrendo un ribasso del 24,150%. La durata del cantiere avrebbe dovuto essere di 560 giorni.
La Provincia, dopo la rescissione del contratto, ha deciso quindi di scorrere la graduatoria di gara già espletata: l'impresa che in gara ha formulato la prima miglior offerta dopo quella della In Edil Pavimentazioni è stata proprio la Cts di Scurelle, che ha accettato di condurre i lavori alle stesse condizioni stipulate con l'impresa di Cembra Lisignago.
Al contempo anche la In Edil Pavimentazioni ha citato la Provincia al Tribunale di Trento per ottenere un risarcimento.
«Il nuovo contraente – si legge ancora nella determinazione- che subentra nel contratto ad In Edil Pavimentazioni srl alle medesime condizioni, è chiamato ad eseguire le lavorazioni residue della commessa ovvero quelle non ancora realizzate dal contraente uscente».
Il progetto prevede che partendo dalla viabilità comunale, la nuova strada riprenderà una viabilità esistente attualmente in disuso con la presenza di un ponte che attraversa il rio Nogaré. Il raccordo con l'arteria provinciale avviene con due distinti tratti di viabilità a senso unico. Da via Falori partirà una strada a due corsie che passerà sotto il viadotto e dopo una decisa curva all'altezza del rio (il ponte attuale verrà allargato) si "sdoppierà": da una parte si arriverà all'immissione sulla strada provinciale 83 in direzione Pergine, mentre l'entrata sarà in direzione Piné.
La strada sarà sorretta da muri alti anche 8 metri. La sede stradale invece, nel tratto a doppio senso di marcia, presenta uno sviluppo lineare di circa 220 metri, con corsie larghe 3 metri e due banchine bitumate di 25 centimetri, per una larghezza totale di 6,5 metri che diventa di 7,5 metri nel tratto in corrispondenza del ponte sul rio Nogarè. I rami di collegamento a senso unico si sviluppano per circa 309 metri, con corsia larga 3,75 metri e due banchine bitumate di 25 centimetri, per una larghezza totale di 4,25 metri.