Politica / Comune

Pergine: Oss Emer lascia e lancia Carlo Pintarelli sindaco, con quattro liste civiche

Un vero «polo civico» per dare continuità al progetto, con il sindaco uscente in corsa come consigliere in una lista che porta il suo nome

di Luigi Oss Papot

PERGINE. Emozionato, commosso, ma assolutamente determinato: si è presentato ieri mattina pubblicamente per la prima volta Carlo Pintarelli, 39 anni, candidato sindaco della coalizione civica perginese. E fin dal primo momento pubblico, con lo svelamento anche delle liste che lo sosterranno, sono stati espressi i paletti fondanti e programmatici.

Saranno quattro, alla fine, le liste per il "polo civico": Civic@ per Pergine, rappresentata ieri da Daniela Casagrande; Impegno per Pergine, con Morgan Betti; Civica Oss Emer, con Elisa Bortolamedi; Pergiovane, con Matteo Beltrami.

Nel foyer del teatro, oltre ai primi candidati che entreranno in queste 4 liste, erano anche presenti gli altri due aspiranti sindaci, Marco Morelli per il centrodestra autonomista (con cui si è schierata la civica Prospettiva Futura e che pare conti già sette liste) e Alberto Frisanco per l'Ada di centrosinistra (tre liste), in un clima cordiale e disteso.

«Non abbiamo bisogno di partiti - ha esordito Pintarelli - perché abbiamo dimostrato di saper camminare con le nostre gambe. Votare per noi vorrà dire votare per la continuità amministrativa, perché finora non abbiamo mai perso un obiettivo: anche gli altri candidati sindaco affermano che abbiamo lavorato bene, e questo ci spinge ad andare avanti. Proseguiremo dunque sulla stessa strada, lungo la quale troveremo sicuramente anche nuovi stimoli per dare ancora di più. In questo polo civico si potrà trovare la novità ma anche l'esperienza».

Pintarelli ha poi messo un punto fermo su quanto accaduto nelle settimane scorse: «La mia posizione naturale - ha detto - è sempre stata nelle civiche: qui mi sento a casa e qui voglio continuare la mia esperienza. Non fossi stato qui, sarebbe stata una forzatura. In quest'ultima settimana sono successe tante cose che nessuno sarebbe stato in grado di gestire, fino ad arrivare alla naturalezza della convergenza sul mio nome». Un ricordo commosso lo ha dedicato anche al padre Primo, per tanti anni protagonista della politica perginese e scomparso nel 2020: «Da sempre - ha concluso - a casa ho respirato aria di politica: papà si presentava sapendo di essere se stesso. Essere ora in questa veste è però completamente diverso. Nella vita ho sempre cercato di fare la mia parte con impegno e con lealtà, ed è quello che farò anche ora».

Ai rappresentanti di lista è toccato enunciare poi il sostegno a Pintarelli, con le varie peculiarità dei singoli raggruppamenti. Daniela Casagrande, per la Civic@, non ha mancato di ricordare come Roberto Oss Emer non possa ricandidarsi «grazie alla decisione presa da chi ci governa da quarant'anni»: «Da 16 anni siamo in politica a Pergine e dal 2009 è stato un crescendo, pionieri in tutta la provincia. Carlo merita di diventare il sindaco che ci rappresenterà ancora».

Morgan Betti, per Impegno per Pergine (lista per la quale sarà della partita ancora Massimo Negriolli), si è detto soddisfatto per la candidatura di Pintarelli che dà visione politica di livello e un'opportunità alla città, con le civiche capaci di evolversi pur rimanendo squadra. A Matteo Beltrami, presidente della Consulta per i giovani, toccherà raccogliere il testimone della lista Pergiovane e convincere i coetanei a recarsi al voto, mentre Elisa Bortolamedi guiderà la nuova lista Civica Oss Emer, dove il sindaco uscente militerà.

E proprio un commosso Roberto Oss Emer, a fine incontro, ha idealmente passato il testimone a Pintarelli, annunciando di riprendere il lavoro nella sua azienda ma al tempo stesso mettendosi ancora a disposizione dai banchi del consiglio comunale, se i perginesi lo vorranno. «Pergine in questi ultimi anni - ha detto - ha riguadagnato peso in Provincia. Noi siamo la dimostrazione che anche senza un colore politico si può contare. Siamo un'anomalia, ma sono orgoglioso di quest'anomalia, perché non dobbiamo rispondere a nessuna segreteria, né a Trento né altrove".

 

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