Il cuore del Bayern per il povero Giovanni
Ci sono tragedie che lasciano il segno, che lacerano il cuore, che non possono lasciare indifferenti anche se apparentemente possono essere poca cosa, paragonate ai grandi drammi che si consumano ogni giorno nel mondo. Ma sapere di un bambino di 14 anni che si vede morire il papà sotto gli occhi in quel giorno di festa che avevano programmato da tempo sobbarcandosi anche diverse centinaia di chilometri per vedere una partita di calcio, ti fa correre un lungo brivido lungo la schiena che non riesci a dimenticare facilmente
RIVA DEL GARDA - Ci sono tragedie che lasciano il segno, che lacerano il cuore, che non possono lasciare indifferenti anche se apparentemente possono essere poca cosa, paragonate ai grandi drammi che si consumano ogni giorno nel mondo. Ma sapere di un bambino di 14 anni che si vede morire il papà sotto gli occhi in quel giorno di festa che avevano programmato da tempo sobbarcandosi anche diverse centinaia di chilometri per vedere una partita di calcio, ti fa correre un lungo brivido lungo la schiena che non riesci a dimenticare facilmente.
Esattamente quello che è successo a tantissime persone, dirigenti del Bayern di Monaco compresi, martedì scorso quando, a poche ore dall'amichevole con il Brescia, hanno saputo della morte di Giacomo Avanzini, 55 anni, commerciante di Parma, stroncato da un infarto su una panchina dei giardini di Arco mentre assieme al figlio Giovanni di appena 14 anni stava aspettando di entrare al campo per assistere all'amichevole tra rondinelle lombarde e campioni bavaresi guidati da Pep Guardiola. Un infarto fulminante, sotto gli occhi dell'ancora piccolo e choccato figlio Giovanni. Giacomo Avanzini lascia anche una moglie di 43 anni ed un'altra figlia appena diciottenne. Ma loro, per fortuna (se di fortuna in questi casi si può parlare...), quel giorno non c'erano. Giovanni, il piccolo Giovanni, invece sì. Ed era accanto al suo papà, felice di poter trascorrere una giornata con lui e vedere da vicino tanti campioni di calcio, la loro passione comune.
La notizia è ben presto rimbalzata nel ritiro del Bayern, ad Arco e a Riva. È stata Laura Civettini ad informare dell'accaduto il responsabile comunicazioni del Bayern Markus Hörwick e da quest'ultimo la notizia è stata subito trasmessa ai massimi vertici del club bavarese. Il Bayern adesso è ripartito portando però nel cuore un pensiero per Giacomo e Giovanni. E nei prossimi giorni, dopo il telegramma di condoglianze già fatto pervenire alla famiglia Avanzini alla stregua di quello trasmesso dal Comune di Arco a firma del sindaco Betta e dell'assessore allo sport Renato Veronesi, la società tedesca invierà al piccolo Giovanni un piccolo pensiero, di quelli che possono restituire, magari anche solo per un attimo, un sorriso ad un bambino di appena 14 anni rimasto improvvisamente senza papà. E in quel piccolo pensiero ci sarà probabilmente anche l'invito a venire all'Alleanz Arena per assistere ad un match di Robben e compagni.