I cent'anni di Enrica, la maestra rivana di migliaia di alunni
La Busa continua a festeggiare i suoi centenari, con una progressione sicuramente mai vista nei decenni trascorsi. Un buon segno di longevità. Lunedì è stato il turno di Enrica Mabboni. In tanti a Campi, a Tenno, a Sant’Alessandro, a Riva del Garda, a Bezzecca sono stati suoi alunni, e ancora oggi la ricordano appassionata, forte e allo stesso tempo aperta, precisa ma sempre disponibile.
Enrica, nata Colombo ma conosciuta con un vezzeggiativo carico di affetto, «la maestra», lunedì 17 novembre ha compiuto 100 anni, e nella sua casa di viale dei Tigli è stata festeggiata dal figlio Graziano e da una piccola folla di parenti, amici, ex colleghi ed alunni. Inoltre nel primo pomeriggio ha ricevuto la visita dell’assessore Renza Bollettin, che le ha portano il saluto del sindaco e gli auguri di buon compleanno dell’amministrazione comunale e della città, assieme ad un mazzo di fiori.
Enrica, classe 1914, è nata a Folgaria, in tempi in cui per una donna studiare ed emanciparsi non era facile. Ma lei aveva le idee chiare, ed era determinata, forte, convinta. Così, per lungo tempo s’è fatta a piedi la strada da Folgaria a Serrada, per recarsi alle lezioni private che infine le hanno consentito, nel 1943, di dare l’esame di Stato, da privatista, e di diplomarsi alle scuole Magistrali. In questo è stata sostenuta dal marito, Silvio Mabboni, originario di Avio ma all’epoca segretario comunale a Folgaria, sposato nel 1941.
Nel 1943 nasce il figlio Graziano, e due anni dopo la tragedia: il marito di Enrica – che nel frattempo è diventato segretario comunale a Riva del Garda: da qui il trasferimento nella casa di viale dei Tigli – muore. Per Enrica diventa quindi necessario lavorare, cosa che fa volentieri. É quindi «maestra» (come si diceva all’epoca) lungamente a Campi, ma anche a Tenno, a Sant’Alessandro, a Riva del Garda, a Bezzecca. Ha lavorato fino al 1984, quando all’età di 70 anni s’è concessa la pensione. A festeggiarla, lunedì, c’erano il figlio Graziano e le nipoti Ada, Giuditta e Rosanna, il nipote Vincenzo e tanti altri parenti ed amici, oltre ad ex colleghi e alunni. Per una parte i festeggiamenti si sono svolti all’aperto, sotto una copertura allestita dagli Alpini, che il figlio Graziano tiene particolarmente a ringraziare; e dei quali molti sono stati alunni di Enrica.