Trovato morto nel canalone: vittima Antonio Volpe, 37 anni, commerciante di Arco
L'hanno trovato senza vita, in fondo ad un canalone innevato, vittima di una probabile caduta accidentale. Un volo di cinquanta metri che è costato la vita ad Antonio Volpe, 37 anni, commerciante arcense e titolare di un noto negozio di articoli sportivi, specializzato in attrezzatura da montagna e da arrampicata.
L'uomo era partito ieri mattina per un'escursione nella zona di Malga Grassi, dove il suo furgone è stato rintracciato regolarmente parcheggiato nel tardo pomeriggio. Aveva detto alla moglie che avrebbe fatto una passeggiata nella neve. Di lì è quindi partito con l'intenzione di far ritorno a valle nel primo pomeriggio, perché alle 16 c'era da alzare la serranda del negozio in via Segantini. Invece la porta del «Clean Climb», al civico 112 della via commerciale arcense, è rimasta chiusa. La moglie, non vedendolo rientrare, ha contattato un collega di lavoro del marito, che - verificato come l'auto fosse anche a Malga Grassi - ha subito dato l'allarme.
Da Riva e dalla Val di Ledro sono partite due squadre del Soccorso alpino, una dozzina di uomini. Mentre si mobilitavano anche i vigili del fuoco di Tenno e Riva. Dalla caserma di viale Rovereto sono partiti anche i cani molecolari e le squadre cinofile per la ricerca di superficie giunte a Riva da tutto il Trentino. I cani hanno subito trovato e seguito una traccia utile che li ha portati in una direzione imprevista. Si pensava infatti che Volpe avesse scelto di salire verso il rifugio «Pernici» a Bocca di Trat, in questo periodo aperto per le festività. Invece i cani hanno puntato verso il «Sentiero della Regina», che passa sotto il monte Tofino. Attorno alle 22 gli uomini del Soccorso alpino hanno trovato la giacca a vento blu dell'escursionista tra i rami di alcuni alberi appena sopra un canalone profondo, in una zona molto impervia e fuori dal sentiero, sopra il lago di Tenno, dove c'è ancora mezzo metro di neve.
Qui i vigili del fuoco tennesi hanno concentrato la luce delle loro fotoelettriche, mentre dall'alto gli uomini del Soccorso alpino hanno iniziato a calarsi con le corde nel dirupo per cercare l'escursionista. Nessuna risposta alle voci dei soccorritori, finché purtroppo è stato rinvenuto il corpo senza vita dell'uomo. Antonio Volpe conosceva la zona e ha sicuramente buona esperienza, soprattutto come rocciatore. Anche la sua corporatura, piuttosto robusta, aveva fatto sperare che se vittima di un infortunio avrebbe potuto comunque resistere alle rigide temperature della notte in quota (ieri sera il termometro era già sceso a -12 gradi in Val Magnone) fino all'arrivo dei soccorsi. Purtroppo, invece, non c'è stato nulla da fare.
Volpe lascia la moglie e due figli in tenera età. Era cresciuto a Riva, dove ha frequentato le elementari. Prima di aprire il negozio di via Segantini ad Arco aveva un'attività simile a Malcesine, poi chiusa. Ha vissuto per anni a Riva, in località Roncaglie, in una casa all'inizio della Sp37 del Tombio, prima del bivio per la Val di Ledro, ma più di recente si era trasferito ad Arco. Il corpo dello sfortunato escursionista sarà recuperato oggi con l'ausilio dell'elicottero.