poste bolognano seconda protesta

di Davide Pivetti

E' andata in scena oggi, all'ora di pranzo, la seconda manifestazione di protesta organizzata dall'amministrazione comunale di Arco per tentare di salvare l'ufficio postale di Bolognano, popolosa frazione dell'Oltresarca. Decine di cittadini e molti amministratori si sono messi in fila allo sportello. Il sindaco Betta ha firmato assieme ai suoi assessori e al presidente della Comunità di valle Valandro, una raccomandata con la quale si chiede a Poste Italiane almeno di rispondere alle istanze che arrivano da Arco.

Il sindaco non ha usato mezze parole. Ha ribadito che il Comune e gli altri enti territoriali faranno tutto e di più per scongiurare la chiusura di un servizio ritenuto essenziale per quella zona dell'Alto Garda. Betta ha anche ricordato la possibilità di ritirare i risparmi postali per dirottarli sulle banche qualora da parte dell'ente non ci fosse almeno un cenno di risposta.

Sono circa duemila, finora, le firme raccolte in pochi giorni per chiedere a Poste Italiane di riconsiderare la propria decisione. E qualcuno, come Angioletta Maino, ricorda che già nel 2008 fu battaglia per salvare l'ufficio di Bolognano: "Se serve - ha ripetuto la battagliera consigliera - siamo pronti ad incatenarci all'ingresso dell'ufficio postale".

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