Tasse comunali a Riva, sono invariate o in diminuzione
Sui rifiuti -3,8% per le case e -8% per utenze non domestiche. Cala anche l'Imis
Buone notizie per le tasche dei contribuenti rivani. Venerdì sera il Consiglio comunale ha infatti deliberato in merito agli importi dei tributi per il 2015, lasciando invariate o addirittura diminuendo le tariffe dei servizi. Come nel caso della Tari (la tassa sui rifiuti che a partire dal 2014 ha sostituito la Tares), calata del 3,8% circa per le utenze domestiche e dell'8% per le utenze non domestiche. Tale riduzione è dovuta dal fatto che come di consueto le tariffe devono essere calcolate per ovviare i costi del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, scesi del 3,79% rispetto al 2014 grazie ad una differenziazione più attenta da parte dei cittadini. Per quanto riguarda la quota fissa, riferita al metro quadrato di superficie, si passa da 0,593 euro per le utenze domestiche composte da una sola persona, a 0,697 per due, a 0,779 per tre, a 0,845 per quattro. Quindi la quota variabile, pari a 46,53 euro per famiglie di una persona, 83,75 euro per due, 93,05 per tre e 102,36 per quattro.
E ancora: nessun aumento rispetto al 2014 per le tariffe relative al servizio di acquedotto e fognatura, mentre cala l'aliquota dell'Imis (l'Imposta immobiliare semplice, introdotta quest'anno in sostituzione di Imup e Tasi, applicata in base alla manovra fiscale provinciale) per le seconde case, fissata al 0,895% così come per le aree edificabili ed altri immobili. Per quanto riguarda l'abitazione principale, la cui detrazione è pari a 462,83 euro, l'aliquota è invece del 0,350%; per i fabbricati ad uso non abitativo del 0,790%; per i fabbricati strumentali all'attività agricola del 0,100%.
«Cambiano i nomi ma i tributi rimangono sempre alti - il commento di Piergiorgio Zambotti - penalizzando non di poco famiglie e aziende. Non ci potrà essere crescita economica finché la tassazione continuerà ad essere così, finché non si avrà il coraggio di invertire la tendenza, di dire basta a queste imposizioni calate dall'alto».