«Strongman sì, ma meno contributi»
Il sindaco di Rovereto: «Rcs ci guadagna noi vogliamo risparmiare»
In campagna elettorale di cose se ne dicono. E rispetto alla «Strongmanrun», evento internazionale fortissimamente voluto e difeso dalla precedente giunta Miorandi, il sindaco Valduga era stato chiaro: «Ci sono troppi costi opachi». Che tradotto significa in buona sostanza che è «tempo di rivedere le cose e risparmiare». Un concetto che adesso sia il neo primo cittadino che l'assessore allo sport «in pectore» Mario Bortot ribadiscono senza veli o giri di parole facendo intendere chiaramente che le casse del Comune non possono più sostenere la spesa delle ultimissime edizioni.
«La nostra volontà - ci ha detto ieri il sindaco Francesco Valduga - è di fare la Strongmanrun il prossimo 19 settembre, così come da programma. Non siamo contrari e non abbiamo mai detto di esserlo. È vero però che vogliamo farla facendola costare meno al Comune perché su questa manifestazione vogliamo e dobbiamo risparmiare». I concetti che il primo cittadino vuol far passare sono essenzialmente due. «In questi anni - osserva Valduga - gli iscritti sono aumentati costantemente (5.600 l'ultima edizione con 5.100 partenti ufficiali, ndr.), il numero dei pettorali venduti è quindi aumentato e di conseguenza credo che il contributo del Comune possa calare. Perché non spetta all'ente pubblico sostenere il guadagno di un soggetto privato qual'è Rcs». Altra questione: che tutti partecipino alle spese.
«La Strongman porta clientela in strutture ricettive anche al di fuori del nostro comune riempiendo posti letto in zone che non sono la Vallagarina (Garda, ndr.). E allora perché deve pagare soltanto Rovereto?». Valduga tra l'altro ci tiene a sottolineare che l'ente comunale già fornisce oltre al contributo l'aspetto di organizzazione logistica e della macchina dei volontari che lavorano per la manifestazione. «La nostra intenzione è di ripetere questo evento - la chiosa finale - ma dovrà costare meno. Attualmente c'è una contrattazione in corso».
Concetti ribaditi in tempo reale dal consigliere delegato e assessore allo sport in pectore Mario Bortot, impegnato in questi giorni assieme agli uffici comunali a stilare un'analisi dei costi dell'evento: «Il nostro parametro di riferimento è la prima edizione, quella del 2011 - afferma Bortot - Dobbiamo tornare a quella misura (non lo dice esplicitamente ma a quel tempo il contributo del Comune fu al di sotto dei 40 mila euro, ndr.) fermo restando che la volontà di tutta l'amministrazione è quella di proseguire con questo evento valorizzandone soprattutto l'aspetto goliardico-sportivo».
Negli incontri dei giorni scorsi con gli organizzatori di Rcs la giunta Valduga ha formalizzato un'offerta concreta, come ammette lo stesso Bortot: «Un'offerta che prevede un sensibile risparmio per le casse comunali» si limita a dire il consigliere delegato. E se Rcs dovesse rispondere picche? «Rcs non può negare che l'organizzazione di tre anni fa sia stata impeccabile per tutti e gratificante anche per la città di Rovereto». Ma è soprattutto un altro il concetto che il futuro assessore vuol far passare: «Ogni euro risparmiato su un singolo evento, per quanto importante come la Strongmanrun - osserva Bortot - è un euro che viene recuperato per investirlo nelle strutture pubbliche a servizio del cittadino 365 giorni all'anno».