Dallapicola «Fino al 2017 non ci sono risorse per la ciclabile del Garda»
Le dice con una buona dose di ironia, a volte usando anche il dialetto, accompagnando concetti e ragionamenti con un gesticolare efficace.
Sono le verità alle quali Michele Dallapiccola, assessore provinciale al turismo, foreste e agricoltura, non vuole sfuggire. Che si parli di megaprogetti, di piccoli interventi, di campo da golf come di orso nei boschi. Non ci gira intorno.
«Per completare quella che chiamate “Ciclabile del Garda” servono investimenti importanti. La verità è che non abbiamo le risorse, almeno non prima del 2017. Adesso non posso promettere nulla perché adesso non c’è nulla da fare».
L’assessore ha risposto così, l’altra sera di fronte alla platea del Rotary club rivano, alla domanda fattagli dall’ex vicesindaco di Riva Alberto Bertolini. A quest’ultimo, che ricordava gli investimenti trentini nelle province limitrofe attraverso i fondi “Odi”, Dallapiccola ha risposto così: «Il problema di quei fondi è che si fermano al confine. Non possiamo spendere un euro in territorio trentino. È già molto che siamo riusciti a convincere veneti e lombardi ad utilizzare quelle risorse su opere che possono avere una qualche ricaduta anche per noi trentini. Altrimenti in molti casi li avrebbero spesi per centri raccolta materiali e isole ecologiche».
Le ciclabili intanto sono arrivate alle porte del Trentino, sia da Limone che da Malcesine. Restano da realizzare i tratti, difficilissimi dal punto di vista progettuale, sulle due sponde trentine. Sponde che sono spesso una scogliera.
«Certo che sarebbe un’opera di grande importanza e prestigio - dice Dallapiccola - in grado di dare slancio al turismo sportivo. Chissà che non lo capiscano anche a Roma e che dalla Capitale arrivi un aiuto se ci sarà il riconoscimento di opera strategica di interesse nazionale che stiamo cercando di ottenere».
Ai rotariani raccolti al «Piccolo Mondo» di Torbole Dallapiccola ha parlato (rispondendo alle domande della platea) anche di altri temi di grande interesse locale: «Il golf? Un’altra opera milionaria. Ora rivolgetevi al nuovo presidente della Comunità di valle e pensate al Piano territoriale».
Quanto ai ritiri, primo di tutti quello del Bayern München proprio in Busa, Dallapiccola ribadisce il suo pensiero: «I bavaresi hanno preferito fare altro, ma la trattativa con loro è ancora aperta. La settimana prossima dovremmo riuscire a stringere nuovi accordi e nuove forme di collaborazione. Anche senza la squadra maggiore».
L’assessore conclude la sua serata, salutato dal presidente del Rotary, Germano Berteotti, parlando anche di formazione professionale (il padrone di casa, il già onorevole Sergio Chiesa l’ha stimolato sulla mancanza di un quinto anno per l’istituto alberghiero altogardesano) e di alberghi. Paolo Pederzolli, presidente della società che gestisce l’Hotel Lido, gli ha chiesto quando la Provincia riuscirà finalmente a riconoscere all’hotel rivano le “cinque stelle lusso” che ancora non sono state formalizzate dagli uffici trentini (nonostante l’albergo sia regolarmente in cima alle classifiche dei cinque stelle mondiali da anni): «I nostri inviati e i vostri inviati - ha detto Dallapiccola a Pederzolli - si sono già incontrati. Il problema mi è ben presente e lo risolveremo».