Il caso del falso dottor Stampini arriva in Parlamento
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin informata dei fatti
È approdata anche in Parlamento la vicenda di Andrea Stampini, il «medico senza laurea» (stando alle informazioni fornite dall'Università di Bologna e al provvedimento di cancellazione adottato dall'Ordine dei Medici di Ferrara) che per quasi 40 anni ha esercitato indisturbato ricoprendo tra l'altro il ruolo di «responsabile facente funzioni» del reparto di ginecologia e ostetricia dell'ex ospedale di Riva del Garda dal 1986 al 1993.
Le sollecitazioni a fare chiarezza su tutta questa brutta storia vengono indirizzate al ministro della salute Beatrice Lorenzin e arrivano da entrambi i rami del Parlamento. Dalla Camera proviene infatti l'interrogazione del deputato del Pd Michele Mognato, veneziano, che chiede formalmente al ministro «un'ispezione in tutte le strutture in cui Stampini è stato fatto lavorare senza avere alcun titolo, provocando danni». Il che significa anche l'Azienda sanitaria provinciale trentina, nata peraltro nel 1995, due anni prima che Stampini abbandonasse Riva per trasferirsi professionalmente a Bassano del Grappa.
Contestualmente anche il sindaco di Dro e senatore del collegio del Basso Trentino Vittoria Fravezzi ha presentato un'interrogazione nella quale ripercorre la storia culminata con la decisione dell'Ordine dei Medici di Ferrara (il 29 settembre scorso) di cancellare il nome di Andrea Stampini «stante l'insussistenza del valore legale della tesi di laurea ai fini dei requisiti previsti dalla legge per l'iscrizione all'albo professionale». il sindaco-senatore chiede al ministro Beatrice Lorenzin di sapere «per quali motivi, a seguito della denuncia di una coppia di Riva del Garda, non siano stati effettuati controlli sui titoli di studio del signor Stampini e sulla loro autenticità» e «se non sia il caso di verificare i metodi di selezione e assunzione del personale medico da parte delle ASL e se non siano necessari, in un campo così delicato come quello della salute, controlli più accurati sui titoli richiesti dalla legge per esercitare la professione di medico e sulla effettiva loro capacità professionale».
Sulla vicenda di Andrea Stampini la Procura della Repubblica di Venezia (pm Carlo Gava) ha aperto un fascicolo che ipotizza i reati di «esercizio abusivo della professione e truffa».
Nei giorni scorsi anche la Procura della Repubblica di Vicenza ha deciso di approfondire la questione in considerazione del fatto che Stampini ha prestato servizio per ben 17 anni (dal 1997 al 2014, anno della pensione) presso il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Bassano. Il sostituto procuratore Silvia Golin ha aperto un fascicolo «modello 45», ovvero una fase di accertamento su fatti che richiedono approfondimenti più accurati. Le ipotesi di reato sono «esercizio abusivo della professione» e «truffa ai danni dell'Usl di Bassano».