Fusione Rurale Alto Garda e Mori, dalla Busa il primo «sì» convinto

Votato questa il progetto dall'assemblea stroardinaria riunitasi a Riva: 874 voti favorevoli, 3 contrari, 4 astenuti. Il presidente Zampiccoli: momento storico

di Davide Pivetti

Dall'Alto Garda arriva un sì convinto al progetto di fusione tra la Cassa Rurale Alto Garda e la Cassa Rurale Mori Brentonico Val di Gresta.

Le assemblee straordinarie dei due istituti sono state chiamate a votare questa sera sull'attesa fusione tra i due istituti di credito cooperativo. La prima a farlo è stata l'asseblea della Rurale Alto Garda, che alle 20.40 ha votato sì con 892 voti a favore, 6 contrari e 6 astenuti (in corso le verifiche da parte degli scrutatori) con un esito favorevole quindi attorno al 98,6% degli 904 soci presenti in assemblea.

«Un momento storico per la nostra Rurale - ha detto il presidente Enzo Zampiccoli - non potevamo non proporre un progetto di questo tipo ai nostri soci».

E' stato il direttore Nicola Polichetti ad illustrare nel dettaglio i numeri della fusione e le prospettive patrimoniali ed economiche dei prossimi anni.

Ora tocca all'assemblea della Rurale Mori Brentonico Val di Gresta esprimersi (lo sta facendo in queste ore).

Se non ci saranno sorprese a Rovereto (dove si sta svolgendo quell'assemblea straordinaria) la fusione avrà effetto definitivo e concoreto dal primo luglio 2016.

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