"Quelle inutili commissioni in cui si parla dei pipistrelli della val di Non"
Solo coi voti del Pd e del Patt, compreso quello dello stesso presidente designato Marco Martini, l’altro giorno in commissione politiche sociali è passata la sua nomima. Al di là del fatto, è sul «metodo» adottato dalla maggioranza che «ancora una volta non ha voluto coinvolgere le minoranze» che puntano il dito i cinque stelle rivani: «Le commissioni consiliari - spiegano Andrea Matteotti e Flavio Prada - sono solo uno specchietto per le allodole della maggioranza. Questa è la constatazione dopo poco più di un anno di legislatura. L’approccio della maggioranza, infatti, è quello di utilizzare le commissioni come anticipazione delle varie urgenze e impellenze che il Comune si è trovato ad affrontare, quasi mai ragionamenti e programmazione. Il divieto di partecipazione ai cittadini - proseguono i cinque stelle - impedisce poi una valutazione dell’efficienza del loro operato. Ricordiamo che più volte la maggioranza si è lamentata dei tempi lunghi di discussione in consiglio comunale; la lamentela la rimandiamo al mittente poiché se si facessero funzionare a dovere le commissioni come forum di dibattito dei temi e proposte, si velocizzerebbero di conseguenza i lavori durante le sedute consiliari. Tutte le presidenze delle commissioni sono della maggioranza» che decide quando convocare le riunioni.
E Matteotti e Prada fanno un bilancio della situazione: «La commissione Cultura, che si è riunita solamente una manciata di volte, non ha prodotto sostanzialmente nulla di concreto». Anche la commissione Urbanistica si è riunita pochissime volte ma di solito «non per trattare di temi importanti e con scadenze all’orizzonte (come per esempio la nuova legge urbanistica provinciale o il piano attuativo della fascia lago di imminente scadenza); quando il tema era importante (adeguamento all’articolo 105 della Legge provinciale) non ci sono stati né dibattito né analisi e il presidente ha combinato un pasticcio; si discute, invece, dei pipistrelli della Val di Non e sulla Rete delle riserve delle Alpi Ledrensi». Nella commissione Sociale «solo 3 riunioni di cui 2 per la nomina del presidente della stessa commissione e una per la presentazione degli obiettivi e dei programmi della Comunità dell’Alto Garda e Ledro. La commissione Statuto e Regolamenti si è occupata quasi esclusivamente delle modifiche allo Statuto comunale obbligatorie per legge».
Il M5S si chiede dunque a che servano commissioni: «Se si garantisse una maggiore regolarità e ascolto delle minoranze certamente si potrebbe essere più efficienti durante le sedute del consiglio arrivando. Inoltre, focalizzandosi nei diversi ambiti sugli argomenti più impellenti da affrontare, certamente le commissioni consiliari avrebbero l’importanza e il ruolo che spetta loro. Tutto questo al fine di affrontare in modo ragionato e condiviso con i cittadini le questioni in tempi congrui».