Le vetrine sfondate a colpi di mazza
Un raid in piena regola, messo a segno in due incursioni distinte nella notte tra venerdì e sabato scorsi e in quella dell’ultimo dell’anno. Vetrine sfondate a colpi di mazza o con sassi abbastanza grandi da arrecare parecchi danni, il tutto in pieno centro e senza che nessuno si accorgesse di nulla, salvo ovviamente i proprietari ma non prima del giorno seguente.
È un bilancio pesante e soprattutto un fatto di cronaca poco rassicurante il raid compiuto nei giorni scorsi ai danni di alcuni bar e negozi compresi tra la zona del Brolio, via Florida e via S. Maria. In ordine cronologico il primo ad essere preso di mira è stato il «Caffè Armani» al Brolio, quasi all’incrocio tra l’inizio di via Gazzoletti e vicolo dell’Austro.
Qui i malviventi sono entrati in azione nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Con una mazza o qualche aaltro oggetto appuntito hanno sfondato con più colpi la porta-vetrata che immette nel locale e hanno rovistato dappertutto alla ricerca di denaro contante. Alla fine il bottino è consistito in alcune centinaia di euro, perlopiù in monete, di fatto il fondocassa lasciato dalle titolari prima della chiusura.
La notte seguente, quella di San Silvestro, i ladri si sono spostati in via Florida, angolo via S. Maria. E in questa circostanza a finire nel mirino sono stati due negozi di abbigliamento praticamente attigui. Il primo è il «Green Mountain», negozio di abbigliamento e attrezzatura di montagna: qui i malviventi hanno cercato di farsi strada sfondando la vetrina che si affaccia su via S. Maria ma al terzo o quarto colpo è scattato il sistema d’allarme e si sono dovuti dare alla fuga.
A pochi metri di distanza forse gli stessi o forse altri ladruncoli hanno cercato di sfondare anche una piccola vetrina del negozio di Umberto Benaglio, noto commerciante rivano e già consigliere comunale. In entrambi i casi, i danni non sono stati di poco conto ma oltre i malviventi non sono riusciti per fortuna ad andare. In compenso però sempre in via Santa Maria sono state divelte alcune cassette delle lettere di un civico poco distante dal luogo del raid: opera riconducibile più a teppistelli che a malviventi veri e propri.
Il raid di fine 2016 ha concluso un mese di dicembre particolarmente negativo in fatto di furti, soprattutto in abitazione. Basti ricordare le due cassaforti divelte e portate via nel giro di un paio di giorni in viale dei Tigli e in via Cattoni con un bottino stimato attorno ai 35 mila euro.