Riva, bimba salvata dai pompieri «acrobati»

di Barbara Goio

In casa basta davvero una piccola disattenzione perché la situazione precipiti, ma grazie ai Vigili del fuoco volontari di Riva ieri mattina tutto si è risolto senza alcuna conseguenza e una bimba di appena dieci mesi, che era rimasta chiusa in una stanza da sola e senza alcuna possibilità di uscire, è stata restituita incolume alla sua mamma.

Tutto è accaduto intorno alle 8.30 in un appartamento al terzo piano di una palazzina nella zona del Varone. La signora F.M. stava preparando la figlia maggiore, di tre anni, per andare all’asilo: la stava vestendo quando ha sentito un gran chiasso. «Sono subito corsa a vedere cosa stava succedendo alla mia figlia più piccola, anche perché è una bimba bravissima ma che non sta mai ferma. Ho subito realizzato che qualcosa era successo: la piccola era rimasta chiusa nella camera da letto, e io la sentivo piangere, ma non riuscivo ad aprire la porta perché era bloccata da dentro».

La madre non si perde d’animo, sente la bambina che si lamenta ma ha anche la percezione che sia solo spaventata, che non si sia fatta male. Subito allerta i vigili del fuoco di Riva, che in pochi minuti sono alla palazzina, con un mezzo polisoccorso. Si tratta di una squadra di tre uomini, a cui nel giro di altri minuti si aggiungerà un altro mezzo di supporto, con un altro pompiere, il tutto coordinato dal capoplotone Romulo Guizzetti.

Sono uomini con esperienza, con anni di pratica e di volontariato sulle spalle, che sanno come agire in queste situazioni. Subito cercano di sfondare la porta della stanza da letto dove la bimba è prigioniera, ma il caso vuole che la piccola abbia urtato un’asse da stiro appoggiata proprio accanto alla porta e che, cadendo, ha di fatto sbarrato l’unico accesso alla stanza.

A questo punto bisogna provare ad entrare dalla finestra del retro: non è facile passare tra le palme e, ad un certo punto, è necessario tagliare con la mola a disco un pezzo di balcone in ferro, ovviamente con il consenso della vicina di casa che abita al primo piano. È proprio lei che, rivolta ai vigili del fuoco volontari, dice con grande cuore: « Se serve, bateme zo tutto el pogiolo. Pora creatura! ».

Il mezzo viene posizionato sotto la finestra, ma l’appartamento si trova all’ultimo piano e la finestra è basculante: ecco perché uno dei pompieri, in precario equilibrio tra il davanzale e la cima della scala, deve agire con grande attenzione per riuscire ad aprire le ante, grazie ad un attrezzo particolare in dotazione ai pompieri. È un lavoro delicato, a circa 12 metri di altezza, ma ben presto il pompiere riesce ad aprire la finestra, entrare e liberare la piccola che, sana e salva, viene subito accolta dalla sua mamma. «Appena in braccio - dice la madre - mia figlia si è subito calmata: voglio davvero ringraziare i vigili del fuoco che sono arrivati così in fretta».

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