"Lidl si triplicherà in campagna a Linfano"

Per Linfano «il danno paesaggistico e ambientale» sarà «incalcolabile e irreversibile, l’ultima area verde a ridosso del lago verrà spazzata via per lasciar posto anche a un centro commerciale». Bocciatura totale per le idee di cementificazione della zona agricola a ridosso della fascia lago per le associazioni e i comitati Salvaguardia olivaia, Sviluppo sostenibile, Wwf e Italia nostra.


«Lunedì è in arrivo l’adozione definitiva della variante del Linfano, purtroppo - spiegano gli attivisti - anche l’ordine del giorno allegato alla delibera di prima adozione con il quale il consiglio comunale impegnava a sindaco e giunta a considerare elemento cardinale la creazione di un Parco con alberatura, ove eventualmente inserire la struttura ricreativa-acquatica nella misura minima indispensabile, nonché valutare con grande prudenza l’entità e le modalità del trasferimento dei volumi commerciali, è rimasto come i numerosi altri appelli provenienti da svariati portatori d’interessi lettera morta. Le previsioni edificatorie sull’area sono invariate e le poche modifiche apportate sono meramente stilistiche».


E quindi la questione Lidl. «Nessuna indagine - sostengono gli ambientalisti - è stata svolta sulle conseguenza del trasferimento a nord della statale della Lidl, eppure in forza del bonus volumetrico del 10% concesso con la variante, del bonus energetico di cui potranno usufruire con il trasferimento – bonus precluso per l’attuale edificio dalle norme di zona - e all’utilizzo della superficie utile netta (Sun) la superficie di vendita del supermercato potrà quasi triplicare, con conseguente incremento degli standard dei parcheggi e del carico viabilistico».


Le quattro associazioni non  si capacitano «di come sia possibile che i nostri amministratori non comprendano l’importanza strategica di preservare quel luogo e, anziché rendersi custodi dell’ambiente quale principale bene comune, si siano trasformati in nemici. Eppure i consiglieri di maggioranza sanno bene qual è la cosa giusta, tant’è che nei loro  programmi elettorali è scritto nero su bianco “zero consumo di suolo”. Le affermazioni dell’amministrazione secondo cui anche prima l’area era edificabile non sono vere. L’area edificabile è già stata realizzata (Garda Thermae) e per il resto la norma del Piano regolatore prevedeva semplicemente la facoltà di trasferire i campeggi nell’area a nord e dunque con saldo neutro.  Se è possibile tutto ciò è ulteriormente aggravato dalla mancanza di un progetto e di un obiettivo, si concedono volumi solo per garantire un valore economico all’area, secondo logiche retrograde che offendono coloro che hanno a cuore il nostro territorio e le future generazioni. Il 26 marzo dalle 19.30 - concludono - saremo in consiglio comunale, auspicando nella presenza di altri cittadini, con la speranza che abbia il sopravvento tra i consiglieri l’agire del buon padre di famiglia».

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