Albino Marchi boccia la candidatura di Paolo Mattei per la Fondazione comunità di Arco
Fa appello alla coerenza Albino Marchi, presidente del «Rock Master» e amministratore unico della società che lo organizza, intervenendo sul dibattito tutto arcense legato al futuro presidente della Fondazione «Comunità di Arco».
Il nome di fatto già ufficializzato dal sindaco Betta è quello dell’ex sindaco e manager Paolo Mattei. Più di una voce critica si è già levata di fronte a tale prospettiva e Marchi - come sa far bene - va diritto al nocciolo del problema.
«Un vecchio, vero socialista romagnolo, ospite del campeggio di Arco un giorno mi disse: “Presidente, per essere un buon amministratore pubblico, oltre alle capacità tecniche, ci vuole onestà e coerenza…”. Qui mi sembra che di coerenza ce ne sia molto poca.
Paolo Mattei ha candidato da sindaco ed è stato eletto; a metà legislatura gli si presenta un’occasione lavorativa importante, lascia tutto per fare i propri interessi dimenticandosi dell’impegno preso con gli elettori. Prima incoerenza: se ti prendi un impegno valuti tutti i pro e i contro, ma una volta preso, costi quel che costi, lo porti fino in fondo.
Finita la “raccolta” ecco che Mattei, per scelta sua o per pressioni esterne, si ripresenta come super-manager in grado di risolvere tutti i problemi. Seconda incoerenza: fatta la scelta di curare i propri interessi a discapito dell’impegno pubblico, peraltro comprensibile sotto certi punti di vista, si continui a curare il proprio orticello.
Non è infatti sostenibile questo “andare e venire” in ragione delle proprie esigenze e disponibilità. Se si vuole fare una cosa la si fa con coerenza e continuità.
Usare determinati incarichi come riempitivi quando se ne ha il tempo non è corretto visto che nessuno ci obbliga a dare la nostra disponibilità. Se si decide di essere disponibili lo si faccia senza interporre interessi personali e, soprattutto, con grande coerenza, anche se mi rendo conto che entrambi questi termini sono passati di moda in questi ultimi anni.
Arco è in grado di mettere a disposizione persone capaci e disponibili, al di là del colore politico, basta coinvolgerle. Un vecchio detto recita “C’è un modo migliore per fare ogni cosa, trovalo!”. Bene, una volta tanto, proviamoci.
Niente di personale con Paolo Mattei, persona che stimo, ma le due parole trasmessemi dal vecchio socialista vanno oltre la stima personale.
La decisione del sindaco Betta di scegliere una persona di alto profilo ben venga, dovrebbe essere sempre stato ed essere così. Ma spero che a sostenere questo “alto profilo” ci siano due solidi puntelli: la coerenza e l’attaccamento alle istituzioni».