"Mag, museo per la crescita culturale"
«Le critiche aiutano a crescere e i numeri non è che non ci interessino. Ma il Museo non è un’attrazione turistica, il suo ruolo centrale è quello di contribuire alla crescita culturale della nostra comunità. Perché se non c’è dubbio che la cultura “costa”, è altrettanto dimostrato che i costi sociali derivanti dall’ignoranza sono molto più alti».
Non si nasconde l’assessora alla cultura Renza Bollettin all’indomani delle critiche mosse all’amministrazione comunale dalla Lega sul calo di visitatori (4.936 in assoluto) registrato nel 2017 da Museo di Riva, Torre Apponale e galleria civica «Giovanni Segantini» di Arco che compongono l’offerta culturale del Mag, il Museo Alto Garda. «Comparando il 2017 con l’anno precedente - osserva l’assessora Bollettin - non posso che confermare una flessione negli ingressi al Museo e alla torre Apponale di Riva così come alla Galleria Segantini di Arco, ma allo stesso tempo rilevare un incremento o una conferma nella partecipazione all’attività didattica e alle iniziative organizzate in museo e sul territorio volte a coinvolgere la popolazione locale, quali Sguardi Aperti, Il Museo nella città e Il Portale della Storia. La natura stessa di un’istituzione museale come il Mag contempla la ricerca, la conservazione e la valorizzazione, e in questo senso ritengo che il MAG svolga un importante lavoro per la comunità su molteplici versanti, quali i servizi educativi, i rapporti con le amministrazioni comunali e le realtà culturali del territorio, le scuole e le università, il lavoro di chi si occupa della ricerca, catalogazione e conservazione del patrimonio, le esposizioni permanenti e temporanee che danno vita a una narrazione collettiva».
L’assessora Bollettin difende la filosofia che sta alla base stessa dell’istituzione museale ma allo stesso tempo non nasconde il fatto che si possa fare e dare qualcosa in più per «catturare» maggiori visitatori: «Riguardo al calo di visitatori credo si renda necessario attivarsi per favorire una maggiore partecipazione nell’esperienza di visita, al fine di ritornare a una presenza già raggiunta in passato sotto la mia guida dell’assessorato alla cultura del Comune di Riva. Ma al Museo non è mai stato chiesto dall’amministrazione, nè tanto meno dagli addetti ai lavori e dalla collettività, di diventare un’attrazione turistica. Questo non avrebbe senso, dato che la scelta strategica condivisa dal territorio è stata quella di puntare sul turismo outdoor, con ciò che ne consegue in termini di investimento per infrastrutture e di promozione mirata a questo tipo di attività. Il pubblico dei visitatori, che per l’80% è composto da turisti, soprattutto stranieri, e rappresentano una minoranza rispetto alla massa degli ospiti della località che si dedicano principalmente alle attività all’aria aperta, appare negli anni più recenti in continua trasformazione e non sempre è facile intercettarne gli interessi culturali. Importante riferimento del Museo deve essere la popolazione locale, che utilizza ampiamente tutti gli altri servizi (didattica, Museo nella Città, etc), con circa 30.000 presenze su un totale complessivo di 70.000. Certamente - conclude Bollettin - daremo indirizzo alla struttura perché si impegni a migliorare questo aspetto, ma allo stesso tempo confermeremo che il ruolo centrale del Museo è quello di contribuire alla crescita culturale della nostra comunità e che a questo scopo vanno impiegate le risorse».