Aggiudicati i lavori per l'ascensore Bastione, «Opera ok entro il 2019»
Se ne parla da decenni ma ora, forse, è arrivato veramente il momento della concretezza, quando dalle parole e dalle promesse si passa ai fatti e difficilmente si può tornare indietro. L'ascensore inclinato al Bastione sta per muovere i suoi primi passi ufficiali e se la tabella di marcia verrà rispettata entro la fine del 2019 l'opera potrà entrare in funzione a tutti gli effetti.
La «Lido Immobiliare spa», società che fa parte della più ampia galassia di «Lido di Riva srl», ha aggiudicato in questi giorni i lavori della prima parte dell'opera, ovvero l'esecuzione di tutti quegli interventi di «bonifica» del tracciato da via Monte Oro al Bastione a difesa della struttura. Interventi indispensabili per garantire la sicurezza, interventi che salvo sorprese partiranno nella seconda metà di agosto per concludersi nell'arco temporale di due mesi. La gara d'appalto è stata vinta dalla ditta «Dinamic srl» di Mezzolombardo che ha proposto un ribasso del 22,5% rispetto al prezzo a base d'asta che era di poco superiore ai 378 mila euro. In pratica con poco più di 290 mila euro questa prima fondamentale parte dell'intervento verrà realizzata. Entro fine luglio verrà firmato ufficialmente il contratto, dopo Ferragosto si può cominciare. Nel frattempo «Lido Immobiliare spa» non rimarrà con le mani in mano (fermo restando che prima di tutto devo risolvere la non facile grana Spiaggia degli Olivi), come garantisce il nuovo amministratore unico Giacomo Bernardi: «In autunno vogliamo procedere con l'indizione del bando dell'ascensore - annuncia l'avvocato arcense - in modo da poter partire coi lavori a febbraio, massimo marzo dell'anno venturo. Da progetto il tempo a disposizione di chi vincerà la gara è di 8 mesi, il che significa che a fine 2019 l'ascensore potrà essere operativo». Il nuovo servizio dovrebbe (almeno teoricamente) decuplicare le visite al Bastione veneziano che domina la città dalle pendici della Rocchetta e moltiplicare (sempre teoricamente) l'affluenza al bar-ristorante omonimo, anch'esso di proprietà di «Lido Immobiliare spa» e quindi del Comune. Ecco perché nei prossimi mesi la società dovrà valutare come procedere rispetto all'affidamento dei due servizi, quello del collegamento via ascensore inclinato (peraltro automatizzato) e quello del bar-ristorante. Si potrebbe andare con due procedure diverse, lasciando slegate le due cose, oppure pensare ad un bando unico. «Quasi sicuramente comunque - fa sapere l'amministratore unico Giacomo Bernardi - per la prossima estate l'affidamento del servizio di ristorazione verrà prorogato sino all'esecuzione dell'opera».
Il costo dell'opera si aggira attorno ai 2,4 milioni, la metà dei quali dovrebbe essere coperta da contributi provinciali. Un'opera sulla quale ha sempre creduto e si è speso l'ormai ex presidente di «Lido srl» e amministratore di «Lido Immobiliare spa» Andrea Dalponte, dimessosi da tutti gli incarichi il 2 luglio scorso.