Md o Aldi in arrivo in «Busa» Ma la Coop non vuole
Potrebbero essere «MD spa» e «Aldi srl» i due marchi emergenti della catena di grande distribuzione alimentare fortemente interessati ad insediarsi nel complesso che la società «Bortolotti Costruzioni» realizzerà nei prossimi mesi nell’area (oggi abbandonata) compresa tra viale Trento, via Maria Teresa d’Austria e via Deledda, così come anticipato da «l’Adige» sulla nostra edizione di mercoledì. Sia «Aldi» che «MD» sono oggi presenti in provincia ma non nell’Alto Garda: il primo ha aperto da pochi mesi a Rovereto e a Trento, il gruppo «MD spa» (ex Lillo Group spa) è presente con due punti vendita a Trento, a Levico Terme, in val di Non e a Imer in Primiero, ma per entrambi insediarsi in un territorio ricco come l’Alto Garda potrebbe essere un investimento redditizio. Le trattative sono in dirittura d’arrivo e l’esito finale dovrebbe arrivare già nelle prossime settimane.
L’insediamento del nuovo supermercato (edificio di 9 metri di altezza, 1.350 metri quadrati tra superficie di vendita e magazzini, 80 posti auto in parte interrati e a raso) ha suscitato preoccupazioni e timori soprattutto per la vicinanza con la sede storica di Coop Alto Garda in piazza Mimosa, ad un centinaio di metri in linea d’aria dal nuovo insediamento. «Credo che Riva non abbia bisogno di un nuovo supermercato di queste dimensioni - scrive Mirko Carotta , segretario della Filcams Cgil - Quest’apertura è possibile a fronte delle scelte politiche sbagliate di totale liberalizzazione messe in atto dal governo Monti e dalle traduzioni attuate dal governo provinciale e dalla decisione del Comune che ha approvato il progetto. Mi auguro - osserva Carotta - che Coop Alto Garda risponda con le armi con le quali si è storicamente affermata: qualità del prodotto, attenzione alla produzione locale, prezzi equi, un occhio di riguardo alla base sociale e ai suoi 17 mila soci». Preoccupati anche gli amministratori Coop Giovanni Santoni (ex segretario e capogruppo Pd) e Franco Bertoldi , ex direttore Coop e tuttora iscritto al Partito democratico locale: «La nascita di un nuovo supermercato in zona Rione Degasperi rappresenta un errore enorme - scrivono i due - Lo diciamo dopo aver sentito numerosi soci della Coop che nel Rione ha avuto per 30 anni un ruolo centrale per dare un servizio agli abitanti e sostenendo tutte le iniziative che il quartiere proponeva. Ci chiediamo quale sia la funzione di un nuovo supermercato di cui il quartiere non sente alcuna necessità visto che si pone al centro di un discount, della Coop e delle attività alimentari del Rione. Insomma - proseguono Santoni e Bertoldi - un danno economico per tutti senza alcuna finalità per il quartiere e i suoi abitanti. In questo contesto siamo preoccupati anche per la già instabile situazione occupazionale di Coop Alto Garda, che si troverebbe in ulteriore difficoltà con un calo inevitabile del fatturato del negozio in piazzale Mimosa. Una cosa inattesa, anche perché all’epoca del Prg le licenze per questa superficie di vendita erano limitate e quasi esaurite (l’ultima fu attivita da Poli all’ex Agraria), poi con la legge Olivi lo scenario è cambiato e non si può non tenerne conto. Invitiamo gli attori dell’operazione a valutare le conseguenze e anche il commissario Postal a prendere posizione su questa operazione, che se confermata, crerebbe danno enorme alla Coop Alto Garda e alle attività limitrofe».
Sul tema intervengono anche i consiglieri della Lega Grazioli e Zambotti : «Altro colpo a gamba tesa nei confronti dei piccoli negozi e dei centri storici, che grazie a questa politica di centrosinistra autonomista, stanno man mano morendo. Ennesima follia del sindaco Mosaner e della sua giunta».