Riva, non c'è pace per la Spiaggia degli Olivi
Il sipario è calato, per l'ennesima volta tristemente, sulla «Spiaggia degli Olivi» e le prospettive legate ad una sua riapertura in tempi relativamente brevi sembrano lasciare pochissimo spazio all'ottimismo. La «guerra giudiziaria» tra proprietà (Lido Immobiliare spa) e società di gestione (Aspiol srl, di fatto l'imprenditore romano Dario Levi, socio di maggioranza della stessa) è solo all'inizio e al momento nulla lascia presagire che in tempi brevi si possa arrivare ad un accordo con soddisfazione di tutti. Come annunciato le parti si sono ritrovate al cospetto dell'ufficiale giudiziario per la restituzione delle chiavi dell'immobile alla proprietà, una restituzione però vincolata, come richiesto e messo nero su bianco da Levi, al riconoscimento di varie voci di investimenti effettuati dal 2016 ad oggi dalla società di gestione. In cifre 600 mila euro. E in buona sostanza «Aspiol srl» era pronta a ridare l'immobile ormai chiuso alla proprietà se quest'ultima si fosse presentata con un assegno di tal valore all'incontro di ieri. Ma nulla di tutto questo
è accaduto, come previsto, per il semplice fatto che Lido spa non riconosce quella cifra e contesta la scrittura del marzo scorso siglata dall'ex amministratore unico Andrea Dalponte e dallo stesso Levi. Nell'ultimo incontro l'imprenditore romano e il presidente dell'immobiliare Giacomo Bernardi non si sono dati nemmeno la mano, seduti ai lati opposti del tavolo attorno al quale si trovavano i legali delle due parti e l'ufficiale giudiziario che ha verificato pagina per pagina il voluminoso inventario presentato dalla società di gestione. Due ore abbondanti per ratificare l'ennesimo «muro contro muro», sciogliere le righe e tornarsene a casa.
Giacomo Bernardi, presidente di Lido Immobiliare spa, parla esplicitamente di «sopruso»: «La società e la città stanno perdendo soldi, tempo e subiscono un danno d'immagine a causa di un comportamento illegittimo da parte di chi detiene un bene che non è suo».
Ora la proprietà giocherà una buona parte delle sue carte nell'udienza del prossimo 8 novembre, davanti al giudice del tribunale di Rovereto Michele Cuccaro: si tratta del «procedimento possessorio», ovvero il giudice deve decidere, senza entrare nel merito delle pretese economiche di Aspiol, se restituire o meno da subito l'immobile a «Lido spa». Il verdetto arriverà entro metà novembre al massimo, dopodiché la parte soccombente avrà 15 giorni di tempo per fare reclamo. Il che significa che per la prima metà di dicembre si saprà qualcosa di più chiaro sul futuro immediato della Spiaggia.