Il temporale minaccia ma alla Notte di Fiaba poi vincono i fuochi

di Davide Pivetti

L’emozione dei fuochi, che hanno tenuto migliaia di persone con il naso all’insu per mezz’ora, ma anche l’emozione dell’incertezza meteorologica, che tra tuoni pomeridiani, goccioline alle sei di sera e bollettini meteo ballerini, non ha certo dato grandi sicurezze né agli organizzatori del «Comitato Manifestazioni Rivane» né a quanti hanno deciso fino all’ultimo di scendere verso Riva per assistere all’edizione 2019 della «Notte di Fiaba». La prima nella storia della manifestazione volutamente svolta di domenica, un esperimento - così l’hanno definito gli organizzatori - deciso sulla base delle buone affluenze registrate quando dopo un sabato di pioggia si è deciso, in passato, di rimandare i fuochi proprio alla domenica sera.

È presto per dire se, dal punto di vista delle presenze e dell’indotto, l’esperimento può dirsi riuscito. La prima certezza è proprio il rischio di annullamento, senza appello, corso per i capricci del tempo. Dopo un sabato sera sereno la domenica è stata tutto un susseguirsi di nuvole, schiarite, echi di temporali fino alle 19, quando finalmente si è rivisto il sereno. E proprio il temporale è stato lo spauracchio degli organizzatori: finché si tratta di qualche goccia o anche di una pioggia leggera, i fuochi vengono sparati comunque e mal che vada la gente se li guarda alzando gli ombrelli. Ma se arriva il temporale cambia tutto, anche per questioni di sicurezza.

I “botti” sul golfo rivano, proposti come sempre dalla ditta Martorello, partner di lunga data della «Fiaba» non hanno certo perso la loro magìa ed è affascinante constatare come ogni anno gli artisti della pirotecnia riescano - tra programma basso iniziale e gran finale roboante - a regalare combinazioni nuove e originali.
Così lo spettacolo pirotecnico è tornato a essere davvero l’ultimo momento della «Fiaba», il gran finale come un tempo. Un’altra scelta degli organizzatori sulla quale si ragionerà anche in vista della prossima edizione. C’è da fare i conti con il calendario - la «Fiaba» è andata di scena in settembre - e con gli operatori, sempre preoccupati per ogni novità. Ieri alcuni baristi non erano contentissimi dell’acqua distribuita gratuitamente in piazza dopo che ne avevano ordinato qualche bancale per dissetare i turisti.

Qualche mugugno lo abbiamo sentito sulla presenza dei “food truck” che qualche ospite lo possono portar via ai ristoranti attorno al centro (tutti strapieni invece quelli sul lungolago). Cose sulle quali il Comitato con Comune, Apt e categorie, potrà riflettere. Intanto ieri la «Fiaba» è andata in archivio con le sue novità, facendo prima di tutto la gioia dei più piccoli ai quali sono stati dedicati i 200 eventi distribuiti in quattro giorni. Perché fuochi o non fuochi c’è stato da divertirsi da giovedì a domenica, grazie a Sandokan, ai «Pirati della Malesia» e a centinaia tra artisti e volontari.

FOTO SALVI

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