Papà cigno ucciso da una volpe, la mamma scappa, ma le tre uova… sono salve con l’incubatrice
Prelevate da volontarie amiche degli animali, e covate nell’apparecchio di Moreno Salvetti di Avio: dopo due settimane il lieto evento, ora tre anatroccoli crescono, e torneranno nel lago di Garda
LAGO DI GARDA. C'era una volta una coppia di cigni che viveva in fondo al lago di Garda... Potremmo cominciare così, perché la trama di questa storia, fortunatamente a lieto fine, sembra rubata ad una favola. Tra i protagonisti, tra l'altro, ci sono degli animali da favola, la volpe ed i cigni, qualcuno fa la parte del «cattivo» ma c'è anche un colpo di scena che regala un tocco di magia al tutto.In realtà è tutto vero. C'erano davvero i due cigni, ma il maschio circa un mese fa è stato ucciso da una volpe.
Succede, in natura, e per una volta non è l'uomo a fare la parte del cattivo. Anzi, l'uomo - in particolare un signore che ha un chiosco nei paraggi - si è presto accorto dell'accaduto. Ha trovato il cigno ormai senza vita e ha notato che mamma cigno di fronte all'uccisione del suo compagno è fuggita. Pare che questa specie reagisca così ad un dolore così forte, abbandonando il nido che custodiva tre grosse uova. Sembrava destinata ad un triste finale questa storia, ma sono entrati in gioco altri protagonisti che hanno aggiunto qualche pagina avvincente. Chi ha trovato le uova si è messo in contatto con l'associazione Baldo animali uniti e Laura Bernini, una delle volontarie, si è preoccupata di recuperare le tre uova ormai fredde.
Per dare una speranza di vita a quei piccoli cigni abbandonati dai genitori era urgente trovare qualcuno che potesse riscaldarle adeguatamente, ma non era cosa facile perché i veterinari non hanno questo tipo di attrezzature. Tra le volontarie dell'associazione in difesa degli animali c'è però anche Marisa Marchesini che, una volta saputa la storia, si è offerta di portare le uova al nipote in quel di Avio. Il nipote è l'ex assessore del Comune di Avio, Moreno Salvetti, un grande appassionato di animali.
«Fin da piccolo ho questa passione e mi ero procurato un'incubatrice che mi è servita a covare uova di anatra ed aiutare a far nascere i pulcini» racconta Salvetti. «Quelle di cigno però sono uova molto grandi e dal guscio più grosso: non riuscivamo a capire se dentro, dopo un giorno e mezzo da quando si era interrotta la cova, i cigni erano ancora vivi. Però ci abbiamo provato, mantenendo la temperatura costante a 37 gradi ed anche la giusta umidità».
Per due settimane le uova sono rimaste immobili dentro l'incubatrice, tenendo tutti con il fiato sospeso. Poi, circa una settimana fa, il primo cigno ha iniziato a rompere il guscio con il becco e i suoi due fratelli poco dopo lo hanno imitato venendo al mondo.Immaginate l'emozione di veder nascere tre esemplari di cigno.
É cosa davvero rara, quasi una magia che ha regalato uno splendido ed inaspettato lieto fine a questa storia.I tre piccoli cigni sono accuditi da Moreno Salvetti che si sta preoccupando di farli crescere con l'obiettivo, appena sarà possibile, di riportarli sul lago di Garda. Torneranno lì dove è stato trovato il nido, in mezzo ad altri esemplari che rendono ancora più suggestivo il grande specchio d'acqua.
La loro nascita ci ricorda il miracolo della vita ed anche come l'uomo possa essere un grande protagonista buono.