"Riva in musica" dice stop: troppo complicato fra green pass e altre norme
Il consorzio sospende la rassegna, mentre si teme un aumento dei contagi sul lago: "Una scelta di prudenza, non ci è possibile garantire al massimo la sicurezza. Valutiamo i recuperi dei concerti in settembre-ottobre"
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TRENTO. Sono state annullate tutte le manifestazioni del Consorzio Riva in Centro previste per il periodo di agosto.
Salta quindi definitivamente la seconda metà di concerti live di "Riva in musica".
Una decisione che il consiglio direttivo del Consorzio ha preso per tutelare le attività commerciali e i pubblici esercizi del centro storico.
In un periodo di forte incertezza generale anche sul numero dei casi in continuo aumento nell'Alto Garda, unito alle difficoltà di gestione dei controlli sui green pass e la conseguente normativa di sicurezza collegata, il Consorzio ha valutato di perseguire la strada della massima precauzione, soprattutto per tutelare le attività e il commercio.
"Spesso non è facile - ha spiegato rammaricato il presidente Andrea Reigl - far capire che alle volte annullare un evento può essere una soluzione a favore di qualcuno o qualcosa. Dobbiamo prendere atto delle difficoltà, per non dire dell'impossibilità, di garantire al massimo la sicurezza di un evento, come quello di Riva in musica, pensato per attirare gente, per far lavorare i bar, i ristoranti e i negozi del centro storico commerciale.
Le nuove normative non ci permettono di coniugare lo spirito della manifestazione con il rispetto delle norme di sicurezza".
Non è però detta l'ultima parola. Il Consorzio Riva in Centro, infatti, si è riservato la possibilità di riproporre le manifestazioni annullate nei mesi di settembre e ottobre qualora la situazione fosse migliore o maggiormente controllabile.
"Non è facile prendere certe decisioni - ha poi concluso il presidente -, ma nel nostro statuto abbiamo il compito di incentivare il commercio e sostenerlo, non di arrecare danno".