La cicogna aveva fretta: Arco ringrazia i Carabinieri che hanno fatto nascere Caterina per strada
Il 30 settembre scorso i due militari hanno soccorso la mamma in travaglio: voleva arrivare a Rovereto o al Pronto Soccorso, ma la bimba è nata prima, con l’ausilio della pattuglia «guidata» in tempo reale dal 118
ARCO. Il sindaco Alessandro Betta e la Giunta comunale hanno incontrato, nel primo pomeriggio di martedì 12 aprile a Palazzo Marcabruni-Giuliani, l’appuntato scelto Luigi Lavermicocca e il vicebrigadiere Paolo Chistè del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Riva del Garda, che il 30 settembre scorso hanno aiutato una donna a partorire e la piccola Caterina a nascere.
All’incontro erano presenti anche la bambina con i genitori, e per i carabinieri di Riva il comandante, il maggiore Antonio Patruno, e il vicecomandante, il luogotenente Giorgio Dalrì.
I fatti, che hanno avuto un’ampia eco sui media nazionali, sono noti: la coppia era partita da Tremosine, dove vive, alla volta dell’ospedale di Rovereto, ma lungo la strada alla donna sono arrivate le doglie.
Da qui la scelta di deviare verso l’ospedale di Arco, dove si trova il pronto soccorso, e in viale Santa Caterina ecco una pattuglia del carabinieri, ai quali la coppia si è subito rivolta.
I due militari hanno chiamato il 118, ma apparendo chiaro che il parto era imminente, si sono fatti indicare al telefono come assistere al meglio la partoriente. Tutto è andato per il meglio e Caterina è venuta al mondo.
«Con la presente – ha detto il sindaco, dando lettura della lettera consegnata ai due carabinieri, assieme ad alcuni omaggi - a nome di tutta l’amministrazione comunale di Arco sono a congratularmi con voi per l’importante gesto compiuto durante la notte del 30 settembre, quando il vostro spirito di servizio e la vostra professionalità hanno fatto la differenza in una situazione che avrebbe potuto avere risvolti diversi e anche potenzialmente gravi conseguenze. La vostra preparazione è stata quella di gestire una simile situazione non solo sulla ferma garanzia del presidio di sicurezza che il vostro Corpo rappresenta, ma in questo caso siete stati i protagonisti di una bella vicenda che ha commosso la nostra comunità, di quelle che ci piacerebbe guardare sempre. L’aver dato provvidenziale assistenza al fatto improvviso che ha portato alla luce la piccola Caterina, che ringrazio di essere presente con i suoi genitori, ha avuto un grande risalto, e per i cittadini e le cittadine è esempio di porsi al servizio di questa comunità. Avete scritto con questa vicenda una bella storia che va raccontata. Grazie di cuore».