Dopo il rogo rinasce la gelateria Tarifa, il titolare: “Mesi durissimi, ringrazio chi ci è stato vicino”
Oltre alla gelateria, hanno subito ingenti danni anche una mansarda di via Bettinazzi e l'ufficio tecnico comunale. Altre attività del centro storico hanno riscontrato anomalie. Marco Matteotti ha passato tutto l'inverno a sistemare quel poco che rimaneva della sua azienda
ARCO. A circa sette mesi dall'incendio di origini elettrica dello scorso 5 ottobre che l'aveva fortemente danneggiata, ha riaperto nei giorni scorsi la gelateria «Tarifa» di via Segantini. Marco Matteotti, titolare della gelateria aperta nel 1991, ha passato tutto l'inverno a sistemare quel poco che rimaneva della sua attività, ristrutturandola e rimettendola completamente a nuovo per la nuova stagione appena iniziata. Non perché l'avesse deciso lui, ma perché tutti i macchinari e l'attrezzatura, dopo i guasti al quadro elettrico, erano da buttare. Tanti i momenti di scoramento e di amarezza, nell'attesa di avere delle risposte che - ad oggi - non sono mai arrivate.
«Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini in questi mesi durissimi, in primo luogo mia moglie e mio figlio, perché ci sono stati dei momenti in cui ho davvero pensato di mollare tutto» racconta Matteotti.
«Non è stata una passeggiata, abbiamo pensato tutto l'inverno in gelateria per sistemare tutto e fare i lavori. L'unico cruccio - sottolinea - è che sarebbe davvero bello se un giorno uscisse la verità su ciò che è successo davvero quella notte, per una questione di correttezza».
I tre incendi scoppiati il 5 ottobre 2021, tutti in contemporanea, si sono conclusi infatti con un bilancio molto pesante: oltre alla gelateria Tarifa, hanno subito ingenti danni anche una mansarda di via Bettinazzi e l'ufficio tecnico comunale. Altre attività del centro storico hanno riscontrato anomalie.
La spiegazione ufficiale, come ha spiegato all'epoca L'Adige Ilaria Boccagni, responsabile comunicazione del gruppo «Dolomiti Energia» e della «Set» - è che non vi era «alcuna correlazione fra gli incendi» di quella notte a seguito di «un'analisi approfondita effettuata sulla rete» che non avrebbe evidenziato «alcuna anomalia».
Tesi che non ha mai convinto Matteotti e molti commercianti del centro storico. «A distanza di mesi sembra che non sia successo nulla, che sia tutto normale e che non vi sia stata alcuna anomalia» osserva il titolare della gelateria andata completamente distrutta. «Se non è colpa di quelli che gestiscono la rete, come affermano, sapranno dirmi cos'è successo e come tutelarmi affinché non accada di nuovo? Chi mi rassicura sul fatto che una cosa del genere non possa succedere un'altra volta? Se fosse successo solo a me potrei capire, ma sono saltati 45 salvavita in tutto il centro storico e sono scoppiati più incendi contemporaneamente» spiega.
«Rimane l'amarezza per non aver ricevuto alcun tipo di risposte, anche per una questione di sicurezza pubblica. Io da allora non ho sentito più nessuno. Qualche pacca sulla spalla, ma solo chiacchiere. Ringrazio solo l'Assocentro per la disponibilità che ha dimostrato e per il supporto che era pronto a dare».