Una parte del lungolago di Riva non transitabile per il matrimonio da vip
Si è sposato l’ad di Autobrennero Diego Cattoni. Residenti e turisti furibondi: per tutto il giorno i Giardini off limits, con tanto di body-guard. Chi ha dato l’autorizzazione? La sindaca Cristina Santi
RIVA DEL GARDA. Venerdì mattina almeno due telefoni hanno squillato in continuazione, quasi senza soluzione di continuità: quello della nostra redazione e il centralino della Polizia Locale. Dall'altro capo della linea gente infuriata, per la stragrande maggioranza rivani o comunque trentini ma anche turisti italiani. Il motivo? I Giardini all'Italiana sul lungolago di fatto off-limits a tutti e per tutta la giornata, dallo scivolo della Fraglia della Vela a poco prima della Gelateria Punta Lido.
«Evento privato, accesso pedonale da Parco dell'Ora (che peraltro è qualche centinaio di metri più ad est, ndr) viale adiacente Palacongressi» era la scritta che compariva in corrispondenza delle barriere che precludono l'accesso a quel tratto di lungolago (con tanto di bodyguard rigorosamente di nero vestiti).
L'evento privato altro non è che un matrimonio, quello dell'amministratore delegato dell'Autobrennero Diego Cattoni con Iris Devigili: funzione religiosa a Trento in Santa Maria Maggiore, pranzo e festa con centinaia d'invitati al Lido Palace e, per la prima volta in assoluto, ai Giardini all'italiana dedicati prima all'aperitivo e poi, a pomeriggio inoltrato, al taglio della torta.
Il "problemino" (col quale Cattoni e signora è presumibile che non c'entrino) è che mai prima d'ora un'area pubblica del lungolago era stata affittata per un evento privato e che dell'ordinanza che ha disposto l'interdizione al transito pedonale su tutto il tratto dei Giardini all'italiana non c'è traccia e nemmeno un semplice avviso da nessuna parte. Non sul sito del Comune, men che meno (come dovrebbe essere) in calce al cartello che avvisa della chiusura e indica la via alternativa.
I beni informati dicono che a Palazzo Pretorio si sono rimbalzati la pratica per alcuni giorni e nessuno di fatto l'ha voluta firmare.
Alla fine lo ha fatto la sindaca in persona (peraltro da poco nominata nel cda dell'A22) prima di lasciare la città per qualche legittimo giorno di relax al mare.
Sta di fatto che rivani e non solo erano increduli e leggermente arrabbiati (sinonimo elegante...), quasi quanto la comitiva (e non è stata l'unica) di turisti polacchi con guida turistica al seguito che ha dovuto spiegare da lontano architettura e specie dei Giardini all'italiana.
Il matrimonio, peraltro, è andato perfettamente e il parterre de rois era di primissimo livello: dal presidente della giunta provinciale Maurizio Fugatti al pari grado di Bolzano Arno Kompatscher, dal dirigente generale della Provincia Paolo Nicoletti al sindaco di Trento Franco Ianeselli e al consigliere provinciale del Pd Luca Zeni, senza dimenticare i vertici dell'A22, quelli di Patrimonio del Trentino, il presidente del Calcio Trento Mauro Giacca e molti altri.