Alto Garda / Il caso

Riva, un'isola ecologica ridotta a discarica a cielo aperto

Anche a Torbole si segnalano aree per la raccolta differenziata prese d'assalto e straripanti di materiali vari, compresi quelli "proibiti"

RIVA DEL GARDA. È una scena che purtroppo si ripete di sovente e a macchia di leopardo. Isole ecologiche trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto dove viene depositato di tutto. Pneumatici ormai logori, bidoni di plastica, assi di legno e molto altro ancora.

Con i bidoni (che comunque non dovrebbero accogliere certi scarti) che traboccano di rifiuti.

L’ultimo esempio documentato fotograficamente è di pochi giorni fa, isola ecologica al Rione Degasperi in Largo Caduti delle Foibe. Chi ci ha inoltrato la segnalazione (con fotografie annesse, ne pubblichiamo una qui a fianco) si augura che «con il nuovo servizio porta-a-porta riusciremo a migliorare il tutto per non dover più vedere questo scempio».

Ed è l’auspicio di tutti o perlomeno di coloro che all’ambiente e al decoro cittadino ci tengono e rispettano le regole. Il nuovo servizio di raccolta rifiuti sarebbe dovuto partire in autunno ma alcuni inconvenienti di carattere tecnico e di adeguamento degli spazi per alcuni condomini hanno fatto slittare il tutto ai primi mesi dell’anno venturo, come comunicato in consiglio comunale dall’assessore Luca Grazioli.

Anche a Torbole alcune isole ecologiche sono state trasformate in discarica. Nei pressi dell’intersezione tra via Strada Granda e via Strada Piccola, l’area di raccolta rifiuti è stata presa d’assalto, tanto che accanto ai bidoni è stata costituita una montagna di sacchi contenenti materiale edile e cianfrusaglie di vario tipo.

Anche via della Sarca non si esime dall’orrore: lungo l’argine del fiume inoltre è stato segnalato lo straripare dei raccoglitori per deiezioni canine.

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