Alto Garda / La polemica

Nuova viabilità di Varone e nuovi problemi: chiuso lo sbocco da Ceole su via Venezia

A Riva l'ennesima modifica riguardo la percorribilità della frazione. Lo «scenario 9» tra ulteriori divieti e cartellonistica da memorizzare da capo sta esasperando residenti e cittadini: «Ci costringono a fare il giro dell’oca»

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di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. Lo avevamo detto a suo tempo, un mese fa, quando la conferenza dei servizi partorì il cosiddetto «scenario 9»: in dialetto si usa dire che a volte «l'è pezo el tacón del bus», la dimostrazione sul campo la si è avuta mercoledì 5 aprile quando l'ordinanza del servizio gestione strade della Provincia è stata tradotta in atti concreti. Ovvero divieti, cartellonistica conseguente, strisce orizzontali e quant'altro, tutto a cura dei malcapitati e incolpevoli operai di mamma Provincia.

La viabilità di Varone sta diventando una tragicommedia, se non lo è già da un pezzo. E a farne le spese ora sono una decina di famiglie che abitano lungo la strada che fino a ieri collegava direttamente Ceole con via Venezia, a ovest di quella che fiancheggia il Residence Segattini. La strada, a ridosso delle abitazioni, è stata di fatto chiusa al transito per impedire che auto, moto o quant'altro provenga da Ceole potesse utilizzarla come scorciatoia per salire in via Venezia e dirigersi verso le Foci e verso Tenno. Col risultato però di costringere a un vero e proprio giro dell'oca anche i residenti di quella via, che peraltro è di competenza comunale.

«A parte il fatto che hanno disegnato le strisce dello stop proprio davanti al cancello di casa - fa sapere Licia Bugoloni - io insegno nelle Giudicarie e fino ad oggi percorrevo quel tratto di strada, svoltavo a sinistra su via Venezia, percorrevo via Fornasetta e risalivo via Ballino per dirigermi a Tenno. Ora sono e siamo costretti ad andare a Ceole, alle Grazie, passare dalla Pasina, arrivare alla Fontanella e poi risalire via Ballino. Un'assurdità».

Mercoledì pomeriggio, subito dopo che gli operai provinciali avevano provveduto a piazzare divieti e barriere, c'è stata la processione di automobilisti ignari e comprensibilmente incavolati che da Ceole erano convinti di poter sbucare in via Venezia. Non si può più fare, così come da mercoledì chi arriva da Tenno ed è diretto ad Arco non può più svoltare a sinistra su via Cartiere e poi via Venezia. La prova del nove (ma è facile prevedere come andrà a finire) la si avrà in questo lungo weekend di Pasqua quando turisti e visitatori prenderanno d'assalto la cascata di Varone. E allora auguri a tutti. Non solo di buona Pasqua...

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