Riva del Garda: la caserma dei pompieri alla ex Atlas, è scritto nella variante 13-bis, idea delle Cartiere
Il futuro assetto della città nelle centinaia di pagine del documento: per i 34 mila metri quadri di via Padova diverse soluzioni aperte
RIVA DEL GARDA. C'è anche quello che potrebbe diventare uno dei temi "bollenti" della campagna elettorale per le prossime elezioni comunali tra le centinaia di pagine, allegati e tabelle che compongono l'ormai celeberrima «Variante 13-bis», approvata in seconda adozione dal commissario straordinario Nicolò Pedrazzoli meno di una decina di giorni fa.
L'attenzione di tutti, com'è ovvio che sia, è puntata sul breve-medio periodo, su quelle partite che da mesi e mesi sono al centro del dibattito politico-amministrativo, dall'area ex Cattoi alla Miralago, dalle norme per le strutture ricettive all'area Buzzi di Ceole, dal destino del campo sportivo della Benacense al futuro dell'Hotel Lido Palace o della vicina gelateria.
Ma è spulciando tra le centinaia di osservazioni e controsservazioni che sono parte integrante della variante urbanistica fortemente voluta dall'amministrazione Santi (e altrettanto fortemente contestata dal Pd e dai comitati ambientalisti) che emergono dettagli che in fondo non sono dettagli e segnano i primi passi di un cammino che qualcuno, dalle parti di Palazzo Pretorio, sta già cominciando a tracciare.
Un caso eclatante in questo senso è quello dell'area ex Atlas di via Padova, 34 mila metri quadrati (quindi quasi tre ettari e mezzo) di proprietà di «Cartiere del Garda» e che comprendono anche l'attuale area del parcheggio pubblico di via Treviso in gestione ad Apm. Non certo un fazzoletto di terra quindi, il cui futuro potrebbe intrecciarsi (questo il disegno che viene avanti all'interno dell'amministrazione Santi) con quello dell'attuale caserma dei Vigili del Fuoco di viale Rovereto, del vicino campo sporto sportivo della Benacense e, perché no, della nuova piscina sovracomunale, considerato tra l'altro in quest'ultimo caso che proprio la Variante 13-bis ha riportato ad «agricola» l'area precedentemente individuata nella zona di via S. Andrea, al confine tra i territori di Riva e Arco.
La variante aveva previsto la realizzazione di un parcheggio multipiano in corrispondenza dell'ingresso sud, a fianco dell'attuale caserma dei pompieri, ma contro quel disegno la dirigenza di «Cartiere del Garda» ha fatto opposizione e presentato un osservazione che alla fine è stata accettata. E così il punto è stato stralciato. Ma nella stessa osservazione i vertici della storica azienda rivana aprono alla possibilità di arrivare «ad un accordo urbanistico che interessi - scrivono testualmente - sia a livello comunale che provinciale, l'intero compendio ad est di via Padova denominato ex Atlas in un'ottica di valorizzazione e ammodernamento dell'attività industriale e di mantenimento dei livelli occupazionali».
«Abbiamo detto no per l'area oggi a parcheggio in viale Rovereto - conferma il direttore dello stabilimento rivano Antonio Di Blas - Ma non c'è nessun veto sull'ex Atlas. Siamo disponibili a parlarne con l'ente pubblico ma è ovvio che l'attività industriale oggi lì ospitata dovrà essere ricollocata».
La buona intenzione delle parti di arrivare a un'intesa comunque c'è e i bene informati dicono che è molto concreta. Su un'area di tre ettari e mezzo ci possono stare tante cose, compresa la possibilità di realizzare un grande parcheggio interrato da centinaia e centinaia di posti auto nell'ottica di liberare dal traffico l'asse di viale Rovereto.
Sul tavolo, per ora delle idee, anche quella di realizzare in quel compendio una piccola «cittadella dello sport» con campo da calcio e tribuna e con la nuova piscina sovracomunale che avrebbe il pregio di essere servita dal teleriscaldamento della vicinissima Cartiera. Occorreranno tempo e reciproca buona volontà per dare gambe concrete al progetto. Ma i primi passi ci sono già stati.