La storia / Il caso

Riva del Garda: restituisce il portafogli, la proprietaria lo invita nel suo ristorante ma gli fa pagare il conto

I ristoratori: "È vero, gli abbiamo fatto pagare il conto, anche se con uno sconto, ma è stato per errore. In questo periodo si lavora tantissimo ed eravamo veramente molto stanchi, non ci abbiamo nemmeno fatto caso davanti alla cassa. Quando si è stanchi si possono fare anche delle cavolate. Saranno nostri ospiti, a pranzo e cena se vorranno". La notizia è subito diventata virale sul web

di Davide Pivetti

RIVA DEL GARDA. Ci sono ancora ragazzi d'oro che sanno restituire un "tesoro". È il caso di Davide, un quindicenne di Santa Giustina in Colle, piccolo centro del padovano, che da anni viene in vacanza con i genitori a Riva. Il ragazzo è appassionato di pesca e ha trovato qui in città amici e coetanei con cui condividere questa passione (già originale per i quindicenni di oggi). Ma ha anche un senso dell'onestà invidiabile.

Tornando in bici verso il centro, qualche giorno fa, ha visto sotto a una panchina dei giardini del Lido un portafoglio smarrito da qualcuno. Un signor portafoglio: marca Louis Vuitton, molto costoso, con dentro una importante cifra in contanti, carte di credito e altre tessere, e soprattutto i documenti di tutta la famiglia. Il ragazzo, un po' intimorito, ha chiesto aiuto ai primi due passanti, turisti anche loro, che lo hanno accompagnato per qualche metro verso il centro contattando i carabinieri. I militari dell'Arma, aperto il portafoglio e trovati i documenti, non hanno faticato a rintracciare la proprietaria, una nota ristoratrice altogardesana.

Si sono trovati in piazza Garibaldi col marito della legittima proprietaria del portafoglio proprio mentre arrivavano anche i genitori del quindicenne a loro volta con i documenti del ragazzo. Qui è avvenuta la restituzione e qui Davide ha ricevuto subito 50 euro di ricompensa per il bel gesto e la correttezza dimostrata, ma anche i sinceri ringraziamenti di chi così ha potuto tirare un grosso sospiro di sollievo. Il ristoratore ha quindi invitato la famigliola padovana a passare a trovarlo in un noto ed elegante ristorante del centro storico rivano.

Cosa che Davide e i suoi genitori hanno molto apprezzato, accettando l'invito e facendo visita al ristorante un paio di sere fa, giusto alla vigilia della loro inevitabile partenza, per tornare a Padova. Ovviamente ospiti del titolare, si penserà. Non esattamente, perché la famiglia padovana alla fine ha pagato il conto (un'ottantina di euro, con uno sconto del 10%) ringraziando e salutando comunque per l'invito. Loro, per quanto sorpresi, non ci hanno fatto troppo caso e non se ne sono lamentati. Ma chi li ospita a Riva da anni ed è ormai con loro in confidenza, se n'è sorpreso molto di più, segnalando il mancato gesto di generosità anche al giornale.

«Quando ho incontrato il ragazzo - dice il ristoratore rivano - per prima cosa gli ho fatto i complimenti per la sua educazione e poi subito ho preso 50 euro dal portafoglio per donarglieli in segno di riconoscenza. Poi li ho invitati a venirci a trovare al ristorante e così hanno fatto qualche giorno più tardi. È vero, gli abbiamo fatto pagare il conto, anche se con uno sconto, ma è stato per errore. In questo periodo si lavora tantissimo ed eravamo veramente molto stanchi, non ci abbiamo nemmeno fatto caso davanti alla cassa. Quando si è stanchi si possono fare anche delle cavolate. Voglio ancora ringraziare Davide e la sua famiglia e far loro sapere che saranno nostri ospiti, a pranzo e cena se vorranno, la prossima volta che torneranno a Riva».

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