Canile di Rovereto, l'emergenza è finita
I cani saranno dissetati. Il Comune di Rovereto ha infatti predisposto ieri un intervento straordinario da parte dei Vigili del fuoco con il supporto della Polizia municipale per provvedere al rifornimento della cisterna di acqua del canile in località «Ai Fiori». L'intervento è dovuto unicamente a una sensibilità da parte della giunta comunale, perché sul piano strettamente amministrativo restano tutti i problemi tra Comune e una struttura, che è a gestione privata. In una nota il Comune spiega che «l'intervento a favore di una struttura privata è stato disposto al fine di garantire le condizioni igienico sanitarie del canile e il benessere dei suoi ospiti
I cani saranno dissetati. Il Comune di Rovereto ha infatti predisposto ieri un intervento straordinario da parte dei Vigili del fuoco con il supporto della Polizia municipale per provvedere al rifornimento della cisterna di acqua del canile in località «Ai Fiori».
L'intervento è dovuto unicamente a una sensibilità da parte della giunta comunale, perché sul piano strettamente amministrativo restano tutti i problemi tra Comune e una struttura, che è a gestione privata. In una nota il Comune spiega che «l'intervento a favore di una struttura privata (il canile pubblico di Rovereto ai Lavini di Marco è gestito direttamente dal Comune) è stato disposto al fine di garantire le condizioni igienico sanitarie del canile e il benessere dei suoi ospiti. Si tratta di un provvedimento provvisorio, in attesa che la struttura torni a garantire le idonee condizioni igienico-sanitarie».
Insomma nessun cedimento nei confronti della struttura e del debito da sanare. Spiega il vicesindaco Gianpaolo Daicampi: «C'è stata una richiesta d'acqua. Noi non vogliamo che la cosa degeneri. Però resta aperta la questione debitoria che va risolta». Quella «ai Fiori» è una struttura privata e noi su di loro non possiamo intervenire. Certo è che se servisse siamo pronti a prendere in carico gli animali e portarli nel canile municipale. Il problema loro è che ci sono in ballo alcune convenzioni che hanno con altri comuni del Trentino, non solo della Vallagarina. Ma abbiamo lo spazio per accoglierli, anche se non vogliamo fare forzature».
Nel canile, gestito dalla Pan-Eppa (Ente provinciale protezione animale e ambiente) ci sono 35 cani che da giorni erano allo stremo per la mancanza d'acqua e hanno resistito grazie a una gara di solidarietà di privati cittadini. Come si ricorderà, qualche giorno fa è arrivata una lettera, da parte dei Vigili del Fuoco Volontari di Rovereto ai gestori del canile privato con cui si chiedeva il saldo, entro sette giorni, di cinque anni di approvvigionamento idrico. Dal 2008 ad oggi, più di 9mila euro.
Sulla vicenda ieri si è fatta sentire anche la consigliera comunale d'opposizione, la leghista Mara Dalzocchio parlando di «vicenda incredibile». Per la rappresentante della Lega Nord «i cani non hanno colpe. Prima di tagliare così l'acqua si doveva pensare alle conseguenze». Dalzocchio non intende attaccare a testa bassa il Comune: «Probabilmente l'amministrazione comunale ha ragione, ma non è questo il modo di agire. Va ripristinato subito il rifornimento d'acqua e bisogna cercare soluzione alternative».
La consigliera mette in evidenza comunque che il problema non è solo quello dell'acqua d'estate: Quest'inverno ho portato plaid e coperte in quel canile, per riparare gli animali dal freddo. Bisogna pensare che non è che ci sono cani di serie A e cani di serie B».
Dalzocchio ha deciso che presenterà una domanda di attualità al prossimo consiglio comunale previsto per il 20 agosto, sempre che non salti per l'ennesima volta per mancanza del numero legale.