Sale senza biglietto, 224 euro di multa Trenitalia: «Le sanzioni salate servono da deterrente»
Da Mezzocorona a Trento. Una manciata di chilometri per una mezzora o poco più di tragitto al costo di 224, 67 euro. È quanto è stato chiesto da Trenitalia ad un diciassettenne di Rovereto che stava utilizzando il treno sprovvisto di un valido titolo di viaggio, ma con un abbonamento regionale annuale. A raccontare la vicenda è la mamma che domenica sera scorsa si è vista arrivare in stazione il suo ragazzo in lacrime.
«Mio figlio - racconta la madre - è provvisto di un abbonamento regionale annuale non valido però sull'Intercity che alle 22 sera ha dovuto prendere in emergenza per tornare a casa. Ha provato a fare il biglietto ma la macchinetta era fuori uso, così ha avvertito il capotreno ed è salito sul mezzo». Poco dopo però è arrivata la controllora che non ha voluto sentire ragioni e ha inflitto al ragazzo il massimo della sanzione: 224,67 euro che comprende, oltre al prezzo del biglietto normale e un ulteriore somma a titolo di oblazione, una sovrattassa che può arrivare da un minimo di 50 al massimo di 200 euro.
La dipendente di Trenitalia altro non ha fatto che applicare la procedura prevista dal regolamento per chi viaggia senza un biglietto valido o non obliterato. Ma si tratta anche della stessa procedura per cui un anno fa le Ferrovie dello stato hanno ricevuto una sanzione da un milione di euro. Ad infliggerla era stata l'Antitrust che segnalava come l'attuale regime di controllo dei titoli di viaggio, che non è cambiato rispetto all'anno scorso, mirasse non solo a reprimere gli abusi, ma fosse anche strumentale alla rigidità del sistema tariffario in contrasto con il Codice del consumo. Una pratica di accertamento e repressione delle irregolarità di viaggio giudicata«afflittiva» dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato perché impone al trasgressore una sovrattassa elevata rispetto al costo del biglietto, applicata anche quando il passeggero si trova nell'impossibilità di regolarizzare la propria posizione. Proprio come è capitato al ragazzino di Rovereto che di domenica, come ha spiegato la madre, «non trovando in funzione la biglietteria» è stato costretto a salire alle 22 sull'unico treno disponibile per tornare a casa. Il prossimo mezzo era previsto per le 5.30 del giorno seguente.
«Molto probabilemente faremo ricorso. So che mio figlio ha sbagliato, ma non ha avuto modo di fare il biglietto. E comunque 224 euro per un viaggio da Mezzocorona a Rovereto mi sembrano eccessivi» sottolinea la madre che se salderà la multa entro 3 giorni dovrà pagare 50 euro, o 100 se entro 15 giorni. Dal canto suo Trenitalia che, di fronte alla sanzione dell'Antitrust, ha impugnato la delibera davanti al Tar, torna a sottolineare l'effetto deterrente delle multe che vengono inflitte ai viaggiatori senza biglietti validi. «Imporre delle sanzioni elevate, che poi in realtà se pagate subito vengono ridotte di molto, scoraggia i cosiddetti portoghesi a non pagare il viaggio» spiega Trenitalia che, assicura, farà tutte le verifiche del caso visto che, nella prassi applicata in pratica dalle ferrovie, quando il controllore ha di fronte un viaggiatore sprovvisto di biglietto per cause di forza maggiore impone di saldare solo la differenza tra i biglietti. Nel caso del ragazzino, invece, la controllora ha inflitto la multa più elevata.