Rovereto, «alla Solatrix sale operatorie nuove ma mai usate»
Due sale operatorie, una sala risveglio, un comparto di sterilizzazione e alcune camere con letti per la degenza. Nuove di zecca ma mai usate. E, nel contempo, pazienti trentini costretti ad un «turismo sanitario», spesso fuori provincia, perché disincentivati alla fruizione delle strutture dei centri periferici oppure esasperati di fronte alle liste d'attesa dei poli ospedalieri maggiori. A denunciare la situazione di stallo alla Solatrix e a sollecitare il via libera della convenzione del servizio tra casa di cura e Provincia è il consigliere di Civica trentina Claudio Cia, che ieri ha depositato un'interrogazione e una proposta di mozione per conoscere in dettaglio gli accordi tra Piazza Dante e la direzione della struttura privata, e il motivo dell'ancora mancante convenzione con Solatrix.
«Uno stato di ibernazione vergognoso dal punto di vista dell'immagine della sanità trentina - denuncia Cia - considerato che a distanza di un anno dal loro completamento le nuove sale operatorie della casa di cura polispecialistica di corso Bettini risultano essere ancora "cellophanate", equipaggiate di tutto ma mai utilizzate. Finora nessuno è mai stato operato, quando invece il nuovo polo potrebbe rappresentare una provvidenziale "boccata d'aria" per tutti quei cittadini esasperati dalle liste d'attesa dei poli ospedalieri maggiori. Le nuove sale operatorie, una volta messe in funzione, potrebbero infatti convogliare molti interventi di chirurgia generale e determinare una riduzione dei tempi che i pazienti sono costretti a sopportare. La causa, a quanto pare, va ricollegata al fatto che per il momento la Provincia non ha ancora attivato una convenzione specifica in merito agli interventi chirurgici con Solatrix».
«L'accreditamento di una struttura privata non avviene in automatico - la replica a caldo dell'assessore provinciale alla Sanità Luca Zeni - ma in base ai fabbisogni dell'Azienda sanitaria. So che già da tempo la direzione della casa di cura ha presentato una richiesta di convenzione per le nuove sale: stiamo facendo delle valutazioni e prossimamente arriveremo ad una decisione». «Siamo ancora in fase istruttoria - conclude il direttore di Solatrix Vito Bongiovanni - e, dato che per quanto riguarda i settori chirurgici anche noi rientriamo nel piano di riorganizzazione, siamo in attesa di sapere quel che ci verrà chiesto dalla Provincia. Non vogliamo entrare in logiche di conflitto con le strutture pubbliche, auspichiamo invece di lavorare a fianco del servizio sanitario nazionale».