Le nuove auto dei vigili? Sequestrate a chi guida ubriaco
Una Dacia Sandero entrerà a breve a far parte del parco auto in forza al corpo di Polizia locale di Rovereto e Valli del Leno. Ma il Comune di Rovereto non metterà a bilancio un solo euro per l’acquisto. Il veicolo infatti è stato sequestrato oltre tre anni fa dagli stessi vigili di Rovereto ad un guidatore pizzicato al volante con un tasso alcolemico di molto superiore ai limiti di legge (oltre 1,5 mg/l).
Il provvedimento, una sorta di legge del contrappasso in salsa di spending review, è una novità per la Città della Quercia. «L’auto è in buone condizioni - spiegano dal comando di via Parteli -, ha solo 20mila chilometri. Andrà a sostituire una delle nostre vecchie Panda, dopo qualche piccola modifica». L’automobile, prima di «entrare in servizio», sarà sottoposta a una revisione, essendo ferma da tre anni. Il sequestro risale infatti al settembre del 2012.
Da allora, ha atteso che il proprietario ne richiedesse la restituzione, come quasi sempre avviene in caso di sequestro per violazione del codice della strada. Ma, nonostante la stima del valore del mezzo sia di 3.600 euro, il proprietario non ha avviato le pratiche per rientrare in possesso della vettura. Con la scadenza, lo scorso settembre, dei termini per l’avvio dell’iter di annullamento della confisca, la Dacia è entrata a far parte del patrimonio dello Stato. Da lì la richiesta da parte del Comando della Polizia Locale dell’«acquisizione a titolo gratuito del mezzo per fini istituzionali, prioritariamente per attività finalizzate a garantire la sicurezza della circolazione stradale».
Una richiesta che l’Agenzia del Demanio ha accolto in quanto ne ha riconosciuto il «prioritario interesse per lo Stato».
«Nel 2016 - si legge nella determina comunale che certifica il passaggio di proprietà dell’auto dal guidatore alticcio ai Vigili urbani lagarini - è previsto di procedere alla dismissione di un’autovettura di servizio del Comando di Polizia Locale. Il parco macchine a disposizione del comando, con l’acquisizione della Dacia Sandero, pertanto non aumenterà di numero ed il fatto di avere in disponibilità un’autovettura “civile”, oltre a consentire di svolgere alcuni servizi ordinari nei quali non è necessario usufruire di un veicolo con le caratteristiche d’istituto, permetterà anche di svolgere attività particolari quali quelle di polizia giudiziaria e servizi in borghese».
L’acquisizione da parte dei corpi di polizia locale, ma anche delle forze dell’ordine, di mezzi sequestrati ai cittadini per violazioni al codice della strada, sebbene si verifichi oggi per la prima volta nella Città della Quercia, non è una novità. Sempre più spesso le «auto civetta» (mezzi privi di contrassegni su cui prendono posto agenti in borghese per poter svolgere, non riconosciuti, servizi di controllo) provengono da sequestri.