La cura dei parchi affidata agli sponsor

Dopo le rotatorie «griffate», a Rovereto ecco i giardini in adozione

di Nicola Guarnieri

Bevete Coca Cola! Coccolate il palato con la Nutella! Visitate Rovereto! Uno slogan? Assolutamente sì ma il futuro della città che vuole risparmiare - e non certo in quanto taccagna ma perché la finanza pubblica è tiranna - passa dalla pubblicità. In termini tecnici si chiama sponsor ed è la nuova «sposa» del Comune capace di risolvere grane manutentive in spazi pubblici e pure pagare royalties a palazzo Pretorio. Conti alla mano, si tratta di qualche decina di migliaia di euro all'anno praticamente regalati. E qui sta la genialata. Perché che la pubblicità sia l'anima del commercio è un refrain che gira da tempo ma che lo sponsor aiuti una città a diventare più attraente e attrattiva è un inedito in grado di stampare il sorriso in faccia a tutti.

Come si ricorderà tutto è partito con l'ex sindaco Miorandi e l'ex assessore Manfredi che hanno affidato ai privati la cura delle rotatorie della città. Le ditte, curando il verde e mostrando al viandante un'aiuola degna di tal nome, hanno potuto firmare il prodotto presentandosi al potenziale cliente. E nelle casse di piazza del Podestà sono pure finiti 40 mila euro annui. La nuova amministrazione, sindaco Valduga e assessore Graziola, ha deciso che l'idea andava non solo sostenuta ma implementata. Ed ecco il progetto «Adotta un parco». Anche qui c'entra lo sponsor che, per altro, riguarda non solo i giardini, le aree verdi con i giochi per i bambini ma tratti di pista ciclabile, slarghi urbani, pinete. Soldi, insomma, in cambio di manutenzione e visibilità. Con l'aggiunta della tassa sulla pubblicità, sempre introitata dal Comune.

Il bando per assicurarsi un'area in cui mettere in mostra la propria firma è dunque aperto. Le imprese avranno tempo fino al 2 maggio per presentare un'offerta e assicurarsi un «figlio» urbano da coccolare, accudire, tenere pulito (anche rimuovendo i rifiuti e svuotando i cestini). L'elenco dei luoghi da adottare, tra l'altro, è assai nutrito ed è distribuito su tutti i quartieri. «L'idea - spiegano in Comune - è valorizzare l'immagine della città con finalità anche di promozione turistica e, al contempo, valorizzare pure il patrimonio dei nostri parchi affidando il servizio di manutenzione ordinaria del verde pubblico ricorrendo all'istituto contrattuale della sponsorizzazione come già ampiamente sperimentato con le rotatorie».

La durata del contratto sarà lunga visto che il minimo fissato dalla gara è un lustro e lo sponsor dovrà occuparsi di tagliare l'erba, curare le piante, pulire giochi e spazi verdi, rimuovere la spazzatura. Insomma, parchi pubblici puliti, accessibili a tutti, che favoriscano scambi sociali e culturali oltre le disabilità e con giochi rimessi a nuovo e dunque sicuri e, cosa fondamentale in tempi di spending review, a costo zero per il Comune. Lo sponsor, dunque, entra di prepotenza ai giardini e pure nei piazzali sfruttati a parcheggio e, per fortuna, salva capra e cavoli visto che, per stessa ammissione dell'assessore Graziola, «andiamo verso un periodo di vacche magrissime e il Comune non ce la fa. Il coinvolgimento del privato è necessario e il partnenariato è il futuro».

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