Troppe aggressioni sui treni Scatta lo sciopero dei ferrovieri Convogli fermi il 7 settembre
La decisione era nell'aria ma ieri è stata decisa all'unanimità da tutte le sigle sindacali: il prossimo 7 settembre i treni, in Trentino Alto Adige, non circoleranno. All'ennesima aggressione al personale di Trenitalia da parte di balordi sprovvisti di biglietto i lavoratori e i loro rappresentanti hanno deciso di dire basta. E hanno proclamato, appunto, lo sciopero di otto ore per richiamare i vertici aziendali e le istituzioni a non sottovalutare il problema.
In Trentino Alto Adige, dopo Ferragosto, abbiamo registrato tre aggressioni con relative denunce: il 18 agosto sul Brennero-Merano, il 22 sul Bologna-Brennero e domenica sul Verona-Bolzano
Perché i danni, oltre ai malcapitati capotreno e macchinista aggrediti domenica mattina ad Ala, sono ricaduti anche sui passeggeri (soprattutto turisti e ciclisti), costretti a scendere alla stazione alense e attendere il treno successivo. Buon per tutti che era domenica ma cosa sarebbe successo in un giorno feriale, con appuntamenti di lavoro o di studio?
Insomma, la questione è seria sia per quanto riguarda l'incolumità fisica dei dipendenti che per i viaggiatori. Per questo il 7 settembre sarà sciopero. A firmare l'astensione dal lavoro sono stati tutte le sigle: Filt Cgil, Fit Csil, Sgb Cisl, Uilt, Orsa Ferrovie, Uglt e Fast .
Questo è ritenuto l'ultimo strumento per dimostrare l'esasperazione del personale e dare un segnale forte alle istituzioni e alle Ferrovie
«Quattro aggressioni ai danni del personale dei treni Trenitalia in 15 giorni - ricordano i sindacati riuniti -. Sembra un bollettino di guerra ma è la triste realtà. Il lavoro a bordo dei treni, e dei mezzi pubblici in generale, sta diventando sempre più difficile e, purtroppo, chi cerca di far rispettare le regole si trova coinvolto in aggressioni brutali e gratuite. Ricoveri in ospedale, pugni al volto, dita rotte, minacce e ingiurie. Ecco come vive chi fa il proprio mestiere con passione ed orgoglio. Il capotreno si trova sempre più spesso a dover operare in completa solitudine, anche per lunghe tratte, privo di strumenti di difesa e costretto a fronteggiare situazioni che mettono a repentaglio la propria incolumità. Considerando che negli anni poco o nulla si è mosso e ritenendo la situazione arrivata al limite, le organizzazioni sindacali del Trentino e dell'Alto Adige hanno proclamato uno sciopero di 8 ore del personale dei capitreno per giovedí 7 settembre».
L'astensione sarà senza garanzia di treni dalle ore 9.01 alle ore 17 e riguarderà tutti i convogli di Trenitalia circolanti tra Brennero e Verona, Bolzano e Merano, Fortezza e San Candido, Trento e Bassano. Sono esclusi dallo sciopero gli Eurocity da e per Monaco, le Frecce da e per Roma e i Regionali di Sad e Trentino Trasporti, quindi quelli delle linee locali di valle.
«Questo è ritenuto l'ultimo strumento per dimostrare l'esasperazione del personale e dare un segnale forte alle istituzioni e alle Ferrovie perché vengano presi tutti quei provvedimenti in modo da tutelare la sicurezza e l'incolumità del personale durante il "semplice" svolgimento del proprio lavoro. Le soluzioni ci sono, così come sono state trovate per i viaggi aerei. Basta voler agire».
Che i rapporti tra capitreno e viaggiatori non siano certo idilliaci lo conferma la stessa azienda. «Purtroppo ci sono dei treni particolari con passeggeri particolari - conferma Tullio Tebaldi , referente del Gruppo Fs per il Triveneto - ma le aggressioni, solitamente, sono solo verbali. Il problema di chi sale a bordo senza biglietto è però concreto. E pure il giochetto di acquistare il titolo di viaggio per una tratta corta e poi cercare di viaggiare a lunga percorrenza. In questo caso i capitreno sono scafati e fanno scendere le persone che, quando sono in gruppo, reagiscono in malo modo».
Ma quante sono le aggressioni fisiche? «In Trentino Alto Adige, dopo Ferragosto, abbiamo registrato tre aggressioni con relative denunce: il 18 agosto sul Brennero-Merano, il 22 sul Bologna-Brennero e domenica sul Verona-Bolzano». Ad essere coinvolti sono soprattutto gli stranieri? «Sì, ma perché gli immigrati viaggiano in gruppo. Le discussioni ci sono sempre state ma adesso sono aumentate le aggressioni fisiche che prima non c'erano».