La locanda Dal Barba sbarca in centro

L'«Osteria numero uno» a Rovereto sarà gestita da raagzzi autistici e down

Bar, osteria, vendita di prodotti a «centimetri zero» e rilancio sociale per ragazzi disabili. E, soprattutto, il primo locale di quella che, si spera, sarà una lunga catena. La cooperativa Dal Barba - dopo il successo del ristorante di Villa Lagarina che occupa quindici persone affette da autismo e sindrome di Down ed ora perfettamente inserite nella comunità - ha deciso di sbarcare anche a Rovereto, in pieno centro storico, dove dar vita ad un’esperienza sociale che, tra l’altro, mette insieme ben quattro cooperative del terzo settore: Dal Barba, Punto d’Approdo, Amalia Guardini e Villa Maria. Ad essere trasformato in una realtà all’avanguardia sarà il bar Bianco di via Scuole che aprirà i battenti tra qualche giorno con la nuova insegna «Osteria numero Uno».

Non solo spuntini e rinfresco, però. «No, sarà anche punto vendita come detto a centimetri zero perché ci saranno prodotti enogastronomici e oggetti vari realizzati da altre cooperative sociali. Sarà un centro di ritrovo ma anche di commercio e informazione sull’attività di tante realtà che a Rovereto operano con persone più sfortunate di noi». E il centimetro zero? «Vale per i prodotti ma anche per i lavoratori. Alla locanda Dal Barba di Villa Lagarina ci cono ragazzi che ogni mattina devono farsi accompagnare per venire al lavoro. Con l’Osteria numero Uno siamo noi a portare il lavoro vicino a casa loro». Dopo l’eccezionale esperienza del ristorante sociale - che ha pure aperto il b&b infilandosi nel più grande sito di prenotazioni online Booking - ecco arrivare il locale tipico. L’Osteria numero Uno, dunque, abbatterà un’altra barriera e farà girare l’economia di ben quattro cooperative sociali coinvolgendo nel progetto non solo i baristi autistici o down ma anche altri disabili che realizzano oggetti e prelibatezze destinate al consumo e alla vendita.

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