Il Grande Fratello arriva al cimitero
Telecamere a circuito chiuso per il cimitero di via del Perer e i parchi di Lizzanella. Questa la soluzione che si profila dopo la riunione dell'altra sera fra la giunta e il consiglio circoscrizionale. La serata era dedicata alla richiesta da parte dei consiglieri di opere di pubblico interesse da mettere nel bilancio comunale. Ha messo in chiaro il sindaco, rivelando la disponibilità dell'amministrazione: «Se la circoscrizione avverte la necessità di allestire un circuito di videosorveglianza, il Comune è disposto a prendere in seria considerazione la richiesta».
Il problema si trascina da anni, in una delle ultime riunioni del consiglio era stato il presidente Alberto Galli a denunciare: «La situazione del cimitero di via del Perer richiede, quanto prima, l'installazione di un impianto di videosorveglianza per dissuadere gli spacciatori e i piccoli furti. Non si tratta soltanto di quei comportamenti di piccolo vandalismo, come il danneggiamento della suppellettile funeraria o il furto dei fiori. Ormai il camposanto è diventato un luogo di richiamo per chi consuma e spaccia stupefacenti».
Il consigliere Daniele Bertè ha più volte segnalato la situazione di degrado in cui versano le aree verdi di Lizzanella per la presenza di ubriaconi che bivaccano sulle panchine: «Sono soliti dimorare sulle panchine e soddisfare i loro bisogni all'aperto».
Per i giardini Ferrari la situazione si era rivelata ancora più imbarazzante, perché stazionavano «due ubriaconi che occupavano le panchine, anche in pieno giorno, a pochi metri dai bambini».
Aveva rivelato Berté: «In quel caso provai a parlare con il custode urbano, presente dalla mattina al pomeriggio, ma la risposta fu che non si poteva fare nulla».
Anche il parco di via Benacense era nella stessa situazione, altri due alcolizzati occupavano sempre la stessa panchina alla vista di tutti. Però, negli ultimi mesi la situazione nei giardini sembra cambiata. Ha ammesso Daniele Berté: «Lo stato dei parchi pubblici è migliorato. Innanzitutto non ci sono più gli assembramenti di profughi, ospiti dell'ex hotel Quercia, ma piccoli gruppetti di giovani che tranquillamente conversano o scherzano».
Ma non tutto si è risolto: «È vero che si continua a consumare alcol nelle aree verdi, come confermano le bottiglie e le confezioni di vino abbandonate nei pressi dei cestini. Questo significa che in giro rimangono degli etilisti».
Per questi motivi, collocare un sistema di videosorveglianza è necessario, perché «è un deterrente».
Il presidente Alberto Galli si è detto d'accordo, ma ha ammonito: «Sulla capacità di dissuasione delle telecamere non ci sono dubbi. Ma non dimentichiamo che anche il freddo di questo periodo allontana certi soggetti dai luoghi pubblici. Potrebbero più in là, con temperature più miti, ripresentarsi».