Ragazzi a lezione di storia in casa di riposo a Rovereto
Dalle collaborazioni e sinergie nascono cose importanti. Anche quando ad incontrarsi sono due enti che si occupano di ambiti diversi, come una scuola – in questo caso l’Opera Armida Barelli – e la casa di riposo Vannetti. È l’esempio del progetto La storia narrata, con il quale i residenti della Rsa di via Vannetti hanno raccontato la loro esperienza e la loro vita, in particolare durante la Seconda guerra mondiale, agli studenti. Venerdì mattina è stato presentato il video che racconta questo progetto, che proseguirà anche nei prossimi mesi, e permetterà ad altri giovani di parlare e ascoltare i racconti di vita dei residenti della Rsa. Intanto, il video girato da Lorenzo Zanghielli andrà su internet, sui siti dell’Opera Barelli e della Vannetti. La pubblicazione sul web permetterà ai parenti dei residenti (alcuni dei quali vivono anche all’estero) di vedere i loro cari sul video.
A seguire il progetto sono stati Angela Nave, educatrice della Vannetti, e Walter Battisti, insegnante del centro professionale. Sono state coinvolte tre classi (II D e II E acconciatura, II operatore socio sanitario, percorso quest’ultimo che vede nell’attività in casa di riposo uno degli sbocchi lavorativi principali), per un totale di 75 studenti. Per tre volte, nel marzo dello scorso anno, le classi sono state ospiti della Rsa Vannetti di Rovereto. Gli anziani narratori sono stati invece una trentina. Ognuno di loro ha incontrato un piccolo gruppo di studenti (tre o quattro) ed è stato intervistato. Il tema prescelto era quello della Seconda guerra mondiale. L’incontro è andato spesso al di là della semplice intervista: gli studenti si sono fatti coinvolgere, scambiando pareri ed opinioni, raccontando di sé e raccogliendo storie anche al di là del periodo della guerra.
Non è la prima volta che gli studenti delle Barelli entrano in Rsa: i due enti collaborano già da tempo, dato che le giovani del corso di estetista periodicamente si mettono a disposizione per «rendere belli» i residenti della Vannetti. «Ci siamo attivati da tempo per far incontrare i nostri residenti con le giovani generazioni – ha ricordato la presidente della Vannetti Daniela Roner –. La loro presenza dà serenità, benessere ai residenti, con visite in quella che è la loro casa». «Gli studenti qui hanno conosciuto un luogo dove c’è ancora vita, e la scuola deve entrare nella vita, nella comunità» ha commentato il presidente dell’Opera Barelli Graziano Manica. Era presente anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Rovereto Mauro Previdi: «Questa casa di riposo è aperta al territorio, gli anziani sono una risorsa. Anche nel fare memoria, affinché, come nel caso delle guerre, queste cose non possano più accadere».