Lettere e canti della Grande Guerra
Anche la città di Rovereto attende l’Adunata degli alpini in programma a maggio nel capoluogo trentino. Il conto alla rovescia è scandito da una serie di eventi culturali organizzati dall’Associazione nazionale alpini e quello in programma per venerdì sera alla Filarmonica verrà realizzato anche in collaborazione con la Fondazione Caritro.
Si tratta di una serata che vedrà come protagonista il coro Amicizia di Volano , ma il programma non prevede soltanto canti. Ci sarà dapprima un intervento da parte del professor Fabrizio Rasera, che inquadrerà la situazione in cui si trovavano le nostre genti un secolo fa. Il Coro Amicizia successivamente proporrà parole e canti legati alla Grande guerra.
I racconti sono tratti dalle pubblicazioni che hanno raccolto e ordinato i diari e le lettere dei soldati e dei profughi trentini. Parlano dello stravolgimento della vita provocato dagli eventi bellici e ed esprimono in modo forte un desiderio di pace. Gli scritti sono pervasi da un rifiuto radicale della guerra. Il confronto fra le esperienze vissute in tempo di pace e quelle vissute in tempo di guerra fa nascere in queste persone il desiderio di ritornare ai luoghi di origine e di ristabilire le usanze, le relazioni e gli affetti spezzati dalla guerra. Al contrario di tanti discorsi tipici del periodo che teorizzavano la necessità della guerra, da queste persone la pace non è espressa in modo retorico. È invece sentita come la condizione necessaria per ricominciare a vivere.
L’appuntamento è per venerdì prossimo, il 13 aprile, a cominciare dalle 20.30 nella sala della Filarmonica di corso Rosmini.