Formazione e turismo, l'asse con il Nepal
«Saluto il Dio che c’è in voi». Con queste parole del saluto tradizionale nepalese, il sindaco della città nepalese di Melamchi, Dambar Bahadur Azyal, si è rivolto al sindaco Francesco Valduga e dall’assessore Mario Bortot che lo hanno ricevuto ieri pomeriggio a Palazzo Pretorio insieme ad una delegazione nepalese impegnata in un «peace tour» in Trentino. Nel gruppo anche il rappresentante della giunta di Kathmandu, Dhruba Tripathi, e la rappresentante del consolato italiano di Kathmandu Sabina Shhrestha.
La delegazione è stata portata in Trentino da Federica Riccadonna, roveretana che in Nepal lavora con l’agenzia per il turismo sostenibile, la Garima Voyage, che promuove la destinazione in un’ottica di sostenibilità che avvantaggi le popolazioni locali. Il sindaco nepalese ha espresso ammirazione per Rovereto che, ha dichiarato, «ha molte analogie con la mia Melamchi, città di 45mila abitanti, con terrazzamenti coltivati, area montana e vicina ad un capoluogo molto abitato come Katmandu». I settori nei quali è stata richiesta a Rovereto la possibilità di studiare e sviluppare cooperazioni (anche in teleconferenza) riguardano lo sviluppo del turismo rurale e la formazione professionale. È stato infatti spiegato che «i fondi in Nepal non mancano, mancano invece i progetti». È seguito uno scambio di doni ed è stata espressa la volontà di approfondire possibilità di scambio e cooperazione, specie nel campo della formazione.