Bianche Zime in concerto, domenica alle 20.45 ai giardini dell’ostello (in caso di pioggia alla Filarmonica). Uno spettacolo, il loro, che mostra come il progetto culturale del coro Bianche Zime abbia guardato alla celebrazioni conclusive della Grande Guerra con una particolare attenzione alle donne anch’esse protagoniste, loro malgrado, in periodo di guerra, diventando custodi delle tradizioni come braccianti agricole, cuoche, medici, crocerossine, telegrafiste, dattilografe, macchiniste e poliziotte, operaie, semplici donne al servizio della casa e della famiglia. In alcuni casi straordinari, le donne che servirono anche come combattenti o portantine. Una vera e propria rivoluzione culturale e sociale nel novecento italiano.

Lo spettacolo racconta le loro storie tra letteratura, diari, canzoni, immagini. Sono state riprese tematiche musicali del tempo, appartenenti al tessuto sociale, riconducendole ad una sorta di narrazione, di esplorazione interiore dove l’armonica di Gabriele Girardelli diventa una vera voce narrante così vicina alle tradizioni, ai soldati al fronte, alla popolazione. Sarà cosi che la voce e le letture di Gloria Gabrielli insieme al coro diretto dal maestro Stefano Balter mostrerà quel volto femminile e quella partecipazione molte volte taciuta e silenziosa, trasformandola in qualche cosa di forte e di appassionante.