Follone, la nuova piazza della città
Il Piano di riqualificazione del Follone sta per decollare definitivamente. Dopo anni di dibattiti, con un’accelerazione negli ultimi mesi, la prossima settimana il faldone sull’area più attesa della città (la cerniera tra centro storico e primissima periferia) sarà votato dal consiglio comunale e poi si partirà subito con la progettazione.
Il Comune, dunque, sblocca un’empasse ultradecennale ma, soprattutto, ribadisce che lo sviluppo dell’ultima grande area libera in città sarà concordato, se non all’unanimità quantomeno lì vicino. Perché una volta che si mette mano a piazzale Leoni non si tornerà più indietro.
Tra varianti al Prg e studi di settore, compreso il masterplan affidato al presidente dell’ordine degli architetti Mario Agostini, l’intervento è di fatto pronto. Ovviamente con ampi margini di manovra ma l’impianto è quello del «vuoto urbano»: un po’ piazza per eventi e concerti, un po’ parco pubblico, un po’ zona commerciale ma, soprattutto, un grande parcheggio interrato. Che, in fin dei conti, è quello che da sempre chiedono i commercianti: un enorme posteggio a ridosso del cuore dell’urbe per invogliare i clienti allo shopping.
La soluzione finale, come detto, è finalmente finalmente finita sul tavolo operativo e il voto del civico consesso avvierà la rigenerazione del piazzalone tra via Dante e via Saibanti. Il piano prevede un megaparcheggio interrato da realizzare a step (tre livelli che non si intersecano e dunque si possono realizzare in tempi diversi) per un totale finale, se servirà, di 700 posti auto sotto coperta. Il primo passaggio sarà un intervento da 290 posti, uno scavo non troppo impegnativo ma sufficiente per far palesare il tasso di sfruttamento del garage. Che, se non fosse sufficiente, sarebbe rinforzato da altri tre piani che porterebbero la sosta sotto terra a 550 posti. Infine, alla bisogna, ci sarebbe l’ultimo cantiere, con un altro accesso, che fisserebbe gli stalli del parcheggio in 700. Con la possibilità, remota ovviamente, di poter sfruttare anche la superficie, opzione, questa, non contemplata dal Comune. Che, come detto, vuole preservare lo spazio all’aria aperta per portarci il circo piuttosto che il luna park o le feste e i concerti in genere. E per quanto riguarda il «sopra» ospiterà un parco pubblico e una nuova grande piazza in stile europeo dove a prevalere sarà il vuoto e non la cementificazione e la densificazione, una linea di pensiero che si discosta di molto dal passato ma che, appunto, consentirà alla città di «respirare». Il costruito, non a caso, si limiterà a due soli edifici di continuità con i palazzi storici esistenti. Lo spazio destinato a residenziale, terziario, commerciale ed esercizi pubblici avrà una superficie utile lorda massima di 13.390 metri quadrati, un’altezza di quattro piani e almeno metà dello spazio aperto dovrà essere a disposizione dei cittadini. Ovviamente ospiterà un parco opportunamente attrezzato (come e con quali soluzioni architettoniche sarà valutato in seguito) e un piazzale per feste e ritrovi in grandi stile.
Il progetto, come detto, è già stato illustrato e discusso in circoscrizione, nelle commissioni urbanistiche ed edilizie e in consiglio comunale. È stato pure sottoposto al parere della popolazione che, alla fine, ha presentato solo due osservazioni.
Il lungo percorso, adesso, è finito e l’aula Malfatti è chiamata, martedì prossimo, a dare il via libero definitivo e ufficiale all’opera. Che, tra l’altro, insiste su un’area interamente di proprietà comunale e dunque senza la necessità di dover ricorrere a costosissimi espropri. Megagarage e altri palazzi, infine, saranno realizzati grazie alla partnership pubblico-privato per contenere al massimo i costi.
La riqualificazione del Follone, insomma, sta per partire dopo un’attesa che pareva interminabile.