Rovereto in fiore successo e bellezza al concorso degli abiti floreali

di Barbara Goio

Se sono rose fioriranno. E se le buone intenzioni del Consorzio Rovereto InCentro si sono trasformate in un evento che sabato ha conquistato turisti, cittadini, imprenditori e commercianti, allora anche la Città della Quercia ha di che sorridere. 

L’atmosfera, complice anche la bella giornata, era viva e distesa, e per tutta la durata sia del concorso di «Floral Design» che degli eventi collaterali si sono viste strade affollate e negozi frequentati. «Naturalmente c’è sempre qualcuno che protesta o perché i fiori sono da una parte e non da un’altra, o per altre sciocchezze - ammette sorridendo il presidente del Consorzio Rovereto InCentro Massimo Moschini - ma abbiamo di sicuro fatto un buon lavoro. L’interesse c’è, la professionalità pure, e i risultati si vedono». «Siamo contenti di essere partiti con il piede giusto - sottolinea Giulio Prosser, presidente dell’Apt Rovereto e Vallagarina - c’è tanta energia ed entusiasmo. E noi siamo contenti di promuovere quello che si fa di buono».

La bellezza di Rovereto in fiore

 

Dopo una breve stagione dal 2004 a 2009 in cui «Rovereto in fiore» era l’evento d’eccellenza della primavera roveretana, erano ben dieci anni che in città mancava un progetto del genere. Questioni di budget, dicono gli addetti ai lavori. E poi anche delle solite motivazioni: la crisi economica, la mancanza di sponsor, problemi organizzativi. Su questa situazione già critica, un anno e mezzo fa si erano inserite anche le difficoltà del Consorzio, con problemi nel direttivo, dimissioni e accuse incrociate, una triste ciliegina su una torta indigesta. Ecco perché con questo evento che ieri ha vivacizzato la città si può davvero parlare di doppia rinascita. «Si tratta di un evento costoso - riprende Moschini - che nella sua globalità viaggia intorno ai 40mila euro: il sostegno viene dai soci, dai contributi pubblici, da Confesercenti, Apt e dagli sponsor. È indubbio però che questa è la strada per rendere attrattiva la città e che solo collaborando tutti insieme si può fare qualcosa di utile. Con le fontane fiorite, le vetrine animate e il supporto dei ragazzi delle scuole stiamo davvero lavorando nella direzione giusta».

Un gradito ritorno è stato anche quello di Paolo Maffei, organizzatore del concorso che ha visto otto team di artisti floreali che hanno confezionato gli abiti dedicati a tango, flamenco, danza classica, samba, can can, caraibica e folk. Fuori concorso, ma non meno apprezzato, anche l’abito dedicato alla danza africana. Ieri alle 17 le modelle hanno sfilato, Veneri di Botticelli in versione pop, ed alle 18 c’è stata la premiazione in Piazza Loreto: primi classificati Giovanni Piffer e Roberta, lui della val di Cembra e lei di Alessandria, che hanno conquistato tutti con l’abito dedicato alla danza classica. Al secondo posto l’abito per il samba e al terzo quello per il flamenco. Tutti gli altri quarti a pari merito.

IL VIDEO DEI VINCITORI: GIOVANNI PIFFER E ROBERTA (intervista del Consorzio Rovereto in Centro)

 

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