In biblioteca c'è anche il sole contro il virus
«La biblioteca ha fatto un grande sforzo per la sicurezza di tutti in questi mesi». Gianmario Baldi, il direttore, lo dice con soddisfazione e con riconoscenza nei confronti dell'amministrazione comuanel che ha stanziato 100 mila euro in vista dei nuovi interventi progettati con l'obiettivo di riportare la biblioteca del polo culturale alla capienza originaria di 400 persone, attualmente sono 200 quelli che possono entrare con le nuove regole anti Covid-19.
«Il 18 maggio siamo riusciti a riaprirla in sicurezza e da lì abbiamo avviato un percorso lento e silenzioso che ci riporta verso le 400 persone sedute in biblioteca», spiega il direttore. «Contemporaneamente stiamo introducendo una sperimentazione per la pulizia ed il miglioramento dell'aria h24, oltre che per la pulizia dei libri. È stata costituita addirittura una commissione apposita».
Anche negli anni Settanta luoghi come le biblioteche si erano dovute adeguare agli effetti della Spagnola. «Questa tragedia del coronavirus ha riportato quei problemi. Biblioteca e Comune hanno reagito subito. Questo virus ci ha obbligati a ragionare in modo diverso ma ci ha trovati preparati. Il parametro del metro qui era ampiamente rispettato già prima. Ma quando è stata costruita la biblioteca non c'era questa esigenza quindi i banchi sono di 70x70 centimetri. Ora la riorganizzeremo: avremo più tavoli, ma non più sedie. Riorganizzeremo con divisorie in vetro. E poi c'è la questione dell'aria in entrata ed in uscita che non possono toccarsi, un problema affrontato subito ma che costerà di più in termini energetici. Abbiamo fatto i test, siamo a posto, ma vogliamo migliorare (con costi irrisori) l'areazione con la tecnologia dei raggi del sole e delle barre al titanio».
È tutto pronto, mancano le ultime prove: «Tra qualche ora affideremo gli incarichi, devo dire che la parte politica è stata sensibile ed attenta in questo senso», continua Baldi.
Come ha annunciato il dirigente generale del Comune, Mauro Amadori «In ballo c'è poi un lavoro sulla rete delle biblioteche in Vallagarina».