Ballottaggio, Canestrini nel mirino di Sinistra Italiana: «Non può dire che Zambelli e Valduga sono uguali»
Clima teso in Rinascita Rovereto, la coalizione che ha espresso il candidato sindaco Gloria Canestrini, che al primo turno ha raccolto il 13,9% dei consensi. Sinistra italiana, una delle forze politiche che hanno accompagnato la nascita della coalizione, sconfessa Canestrini rea, a loro dire, di impedire il dialogo interno alla coalizione e anche quello verso l’esterno circa la posizione da assumere in vista del ballottaggio. Non solo: Sinistra italiana critica espressamente la scelta di Canestrini di invitare i propri elettori a votare scheda bianca al ballottaggio, perché, a conti fatti, Valduga e Zambelli sarebbero entrambi di destra ed equidistanti dai valori di Rinascita Rovereto.
«Sinistra italiana prende le distanze dall’invito di Gloria Canestrini a votare, nel ballottaggio per l’elezione del sindaco di Rovereto, “scheda bianca perché le due coalizioni, quella di Valduga e quella di Zambelli, sarebbero ugualmente di destra”. Riteniamo profondamente sbagliati l’equidistanza nei confronti di due realtà politiche molto diverse e il sostanziale disinteresse riguardo alla possibilità che possa affermarsi la coalizione che ha come forze trainanti Fratelli d’Italia e Lega, distanti anni luce dalla nostra ispirazione antifascista e antirazzista». Così Renata Attolini, segretaria provinciale di sinistra italiana.
«Chi si riconosce in Sinistra italiana - sottolinea Attolini - ha lavorato per mesi e ha approvato la candidatura di Gloria Canestrini dopo che il centrosinistra roveretano aveva scelto Valduga; ha contribuito in maniera significativa - con idee, candidati e finanziamenti - alla nascita di Rinascita Rovereto. Crediamo che, dopo il voto, le idee di Rinascita Rovereto debbano confrontarsi con la visione meno distante dalla nostra, quella di Valduga. Una parte significativa di Rinascita Rovereto ha proposto di rivolgersi alla cittadinanza e alla coalizione di centrosinistra perché possa esserci un confronto aperto su alcuni punti del programma. Con nostro sconcerto Gloria Canestrini ha liquidato questa proposta in una riunione breve e frettolosa e nel successivo incontro con i Verdi, in un clima rissoso e intollerante verso chi esprimeva opinioni diverse, passava disinvoltamente dalla proposta di scheda bianca alla scelta di non dare nessuna indicazione. Infine, alla richiesta di continuare il confronto fino ad una posizione condivisa, Gloria Canestrini ha risposto che la decisione era stata già presa, dimostrando ancora una volta che le modalità “nuove” e “alternative”, affermate alla nascita di Rinascita Rovereto, sono nei fatti negate da una conduzione verticistica e personalistica». Anche all’interno della stessa lista “Rinascita Rovereto” la scelta di non appoggiare Valduga ha creato fratture. Ieri ha lasciato la compagine il candidato Marco Deromedis. «Invitiamo quindi Gloria Canestrini - conclude Attolini - ad un ulteriore confronto con le forze che l’hanno sostenuta e con la cittadinanza di Rovereto, perché questa è il nostro primo interlocutore.
Per questo chiediamo alla coalizione di centrosinistra di tenere nel dovuto conto il consenso che Rinascita Rovereto ha raccolto nel primo turno delle elezioni e proponiamo una discussione aperta, “fuori dalle chiuse stanze”, su alcuni punti fondamentali del nostro programma: il progetto del Follone, senza palazzine e con uno studentato necessario allo sviluppo dell’Università roveretana; due nuovi parchi che riqualifichino zone oggi degradate della città; un mercato coperto nella ex Peterlini».