Tragedia in Adige, recuperata l'auto All'interno dell'abitacolo due corpi Le vittime sono una donna e il figlio
È stata recuperata verso le 18.30 di oggi la vettura finita in Adige ieri. All'interno dell'abitacolo sono stati trovati due corpi. A bordo c'erano una donna di 69 anni e il figlio di 27, entrambi roveretani. I carabinieri sono al lavoro per capire cosa è successo. Non si esclude che all'origine dell'incidente possa esserci un errore di manovra.
L'auto è stata localizzata poco dopo le 13 di oggi.
L'allarme al 112 è arrivato ieri pomeriggio, poco prima delle 16, ed era inquietante: una macchina bianca finita nel fiume Adige ed inghiottita dalle acque. Il peggio è che dentro, secondo i denuncianti, c'erano due persone. Una segnalazione che ha ovviamente subito fatto scattare la macchina dei soccorsi. A Borgo Sacco, luogo dell'avvistamento, si sono fiondati i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia e da Trento è pure decollato l'elicottero di Trentino Emergenza. Perché si è trattato di una corsa contro il tempo, un disperato tentativo di individuare l'auto inabissata e cercare di salvare gli occupanti ed evitare loro una fine tremenda.
IL VIDEO DELLE RICERCHE
La chiamata arrivata al 112, come detto, parlava di una vettura bianca che, all'altezza dell'ex azienda Monopoli, sulla stradina sotto il ponte di Sacco che porta a Marano di Isera, si era infilata nel fiume nell'unico varco libero: due metri di riva senza guard rail. A bordo, hanno spiegato i due uomini che hanno allertato i soccorsi, ci sarebbero state due persone. I pompieri sono accorsi con i gommoni e i sommozzatori e, come detto, da Mattarello è decollato l'elicottero per sorvolare l'Adige alla ricerca della macchina. Ma senza alcun esito. I minuziosi controlli del fiume sono durati ore fino a quando, verso le 19, le ricerche sono state sospese. Sono riprese questa mattina alle 7 con l'impiego di telecamere subacquee.
Nel corso delle operazioni, comunque, si sono susseguite all'attenzione dei Carabinieri segnalazioni di persone che nei giorni scorsi avrebbero manifestato l'intenzione di farla finita. I carabinieri nel correre frenetico delle ore hanno controllato numerosi cittadini con conclamate condizioni di fragilità. È stata soprattutto rintracciata una donna che, a detta dei conoscenti, avrebbe dato più volte negli ultimi giorni manifestazioni di profondo malessere. Le verifiche, per fortuna, hanno escluso il concretizzarsi delle ipotesi peggiori, visto che tutte le persone segnalate erano nelle rispettive abitazioni. Rimane il «giallo»: sulle rive del fiume, infatti, sono state trovate tracce di paraurti in vernice bianca compatibili con l'auto che una foto, scattata da testimoni, riprenderebbe mentre affonda al centro del corso d'acqua.
A Borgo Sacco, per seguire da vicino l'angosciante ricerca della macchina è arrivato anche il sindaco Francesco Valduga, che ha potuto constatare di persona la celerità e l'organizzazione del pronto intervento. A inizio serata, come detto, le ricerche sono state sospese dopo aver setacciato quel braccio di fiume che da Marano arriva fin quasi alla diga di Mori. Questa mattina lo spiegamento di forze sarà replicato ma i pompieri avranno a disposizione anche una telecamera subacquea. Anche perché in quell'ansa che collega Sacco con Isera, il fiume è profondo dieci metri.
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