Delitto di Noriglio, la pm: “Se avessimo avuto sentore della gravità saremmo intervenuti”
Trentino sotto shock per l’omicidio dell’ex infermiera Mara Fait. Gli avvocati della vittima: "Aveva paura, chiesto il codice rosso". La pm Viviana Del Tedesco: "Che le persone non vadano d’accordo è un discorso, che poi si arrivi ad un omicidio è un altro"
VIDEO Assassinata nel cortile di casa a Noriglio
ROVERETO. «È stato un raptus e ho agito d'impeto. Ho rovinato tutto... è tutto finito. È giusto che paghi». È la confessione di Ilir Zyba Shehi, il 48enne che venerdì ha ucciso a colpi d'ascia la vicina di casa, Mara Fait, a Noriglio. Un tragico epilogo di anni e anni di dissapori tra inquilini che avevano portato a denunce incrociate. E proprio sulle denunce ignorate, attaccano gli avvocati della vittima: «Mara ha denunciato e chiesto l'applicazione del "Codice rosso" ma nessuno l'ha protetta».
La pm Viviana Del Tedesco: "Il 48enne si è costituito subito e ci ha detto tutto. Un gesto di questo genere deve aver avuto un motivo scatenante". E sulle accuse di non essere intervenuti prima nonostante le denunce dice: “Se avessimo avuto sentore della gravità saremmo intervenuti. Che le persone non vadano d’accordo è un discorso, che poi si arrivi ad un omicidio è un altro".