Luxottica, arriva l’ok dei lavoratori all’integrativo più innovativo: 20 venerdì all’anno a casa
Il nuovo contratto introduce tra le tante cose la settimana lavorativa di quattro giorni (a parità di stipendio). Potenziato lo smart-working
PREMIO Ad ogni dipendente fino a 3.800 euro
ROVERETO. Potrebbe essere il primo passo importante per l'introduzione di un nuovo modello di lavoro. Oppure potrebbe essere un buco nell'acqua - si tratta pur sempre di una sperimentazione - e la certificazione che non sempre le formule adottate all'estero (in questo caso si parla di Usa e Nord Europa) possono essere replicate pari pari in Italia. Fatto sta che il nuovo contratto integrativo di Luxottica, che introduce tra le tante cose anche la settimana lavorativa di quattro giorni (a parità di stipendio) è destinato a fare la storia. Dopo gli annunci roboanti, la parola spettava ai lavoratori: 15mila in Italia, 700 a Rovereto.
E i lavoratori hanno detto sì, approvando a grandissima maggioranza (meno a Rovereto, dove permangono ruggini di vecchia data con la direzione agordina) l'intesa di rinnovo del contratto integrativo. «Un risultato importante e non scontato - affermano Sonia Tosoni, Raffaele Salvatoni e Benedetta Missaglia, delle segreterie nazionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec- Uil - che attraverso le relazioni industriali ha rimesso al centro le lavoratrici e i lavoratori, i modelli organizzativi e la conciliazioni di vita lavoro».
Le segreterie nazionali ricordano infatti che oltre all'introduzione di un nuovo modello di orario, che prevede 20 venerdì all'anno a casa, di cui cinque con la calendarizzazione di 40 ore di rol e 15 coperti dall'azienda, riconoscendo la parità retributiva del full time e la stabilizzazione di 1.550 lavoratrici e lavoratori, l'intesa prevede anche: formazione specifica sulla tematica delle molestie di genere; permessi aggiuntivi che vanno da quelli per lo studio a quelli per gli Rls, da quelli per il padre alla nascita del figlio a quelli per l'inserimento al nido e alla scuola materna, sino ad aumentare a 120 ore individuali l'utilizzo della banca etica; accordo Smart working per estenderne l'utilizzo anche agli impiegati direttamente legati al ciclo produttivo; staffetta generazionale con il lavoratore pensionando che passa a part time, ma con copertura contributiva al 100%, e assunzione a full time di un giovane; potenziamento del Welfare non solo istituendo un fondo di solidarietà dotato di 1 milione di euro per dare servizi ai dipendenti in termini di agevolazioni rispetto ai tempi di vita, ma anche l'aumento dello 0,3% a carico dell'azienda per i fondi previdenziali; miglioramento delle quantità economiche del premio di risultato e di varie indennità legate alle prestazioni e alle posizioni organizzative; riconoscimento dell'anzianità ai fini degli scatti per i lavoratori assunti da un percorso di somministrazione.
Ma è normale che sia sulla "settimana corta" che si siano focalizzati l'attenzione e l'interesse di tutto il mondo del lavoro italiano. «È una nuova forma di organizzazione del lavoro - commenta Franco Weber della Cgil trentina - che Luxottica sperimenta perché alla ricerca, come tante altre grandi aziende, di nuove vie per attrarre e mantenere i lavoratori. Soprattutto i giovani. Perché si è resa conto che per i ragazzi di oggi la disponibilità di tempo ad uso personale, oltre alla retribuzione, è fondamentale. I giovani oggi non sono disponibili ai sacrifici di vita personale che le generazioni precedenti sopportavano e sopportano”.
“L'offerta di meno giorni in fabbrica è del resto accompagnata da una richiesta fatta ai lavoratori di maggiore flessibilità in termini di orari, dovendo una realtà come Luxottica fare sempre più i conti con l'esplosione del commercio on-line, che pretende tempi di risposta rapidissimi. Staremo a vedere - conclude Weber -. La prima azienda ad introdurre questo modello organizzativo è stata la Microsoft, ormai dieci anni fa, ottenendo così un 30% di produttività in più”.